Una "gazzella" dei carabinieri durante un posto di blocco

REGGIO CALABRIA – Si è concluso con undici condanne, due assoluzioni e tre prescrizioni il processo di secondo grado scaturito dall’inchiesta antimafia “Edera” e celebrato in Corte d’Appello a Reggio Calabria. Il riferimento è al rito abbreviato.

Il blitz, effettuato nel giugno 2019, aveva portato all’arresto di 30 persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di cocaina. Dall’indagine del Ros era emerso che il porto di Gioia Tauro non è l’unico sistema attraverso cui i clan fanno entrare la cocaina in Europa.

In collaborazione con le polizie colombiana, olandese e francese, i carabinieri avevano individuato una serie di soggetti, alcuni dei quali ritenuti intranei o riconducibili alla ‘ndrangheta, dediti al narcotraffico di sostanze stupefacenti, potendo fare leva su propri referenti in Sud America.
La droga acquistata era destinata alla vendita in Lombardia, ma anche in Veneto dove i boss della locride hanno stabili rapporti con ambienti malavitosi locali.

La Corte d’Appello reggina ha confermato le accuse della Dda.

Ecco le condanne: Marco Arcuri (16 anni e 8 mesi di carcere), Giuseppe Bellocco (16 anni), Pasquale Calabria (15 anni e 11 mesi di reclusione in continuazione con un’altra sentenza di condanna emessa dal gup di Milano nel 2015), Francesco Cosimo Calabria (14 anni e 7 mesi), Francesco Germanò (17 anni e 4 mesi), Andres Felipe Grisales Gomez (10 anni), Alessandro Manno (19 anni e 7 mesi in continuazione con un’altra sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Milano nel 2013), Giuseppe Punteri (4 anni e 8 mesi), Prifti Rezart (12 anni) e Francesco Trimboli (5 anni e 4 mesi). Assolti Rosario Musitano e Domenico Strangio difesi rispettivamente dall’avvocato Giampaolo Catanzariti e da Mirna Raschi e Vincenzo Nobile. La Corte d’Appello ha dichiarato la prescrizione per Alessandro Infanti, Claudio Catanzariti e Raffaele Mandarano.

Articolo PrecedenteScissione di Campora, l’associazione «Lorelli il nostro più acerrimo nemico».
Prossimo Articolo18enne muore schiacciato da un albero