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Fratelli d’Italia nomina Ferrara referente provinciale del Made in Italy

"Sono certo che darò il mio contributo al partito in tal senso non deludendo le aspettative di chi ha creduto in me”

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FUSCALDO – Dopo la nomina del responsabile territoriale dei “meloniani”, l’avvocato Brunella Marsala, Fratelli d’Italia ha designato nei giorni scorsi l’imprenditore Marco Ferrara quale referente del coordinamento provinciale per la sovranità alimentare e la valorizzazione del Made in Italy, rafforzando il gruppo dirigente fuscaldese.

In particolare, in linea con il Governo Meloni, Fratelli d’Italia dà un segnale chiaro della propria volontà di riconsegnare al settore agro-alimentare il ruolo da protagonista che gli spetta e nomina referente l’imprenditore fuscaldese.

“Un impegno per il territorio provinciale volto a traghettare l’intero settore agro-alimentare in un sistema di valori e maggiori tutele, che trova nel concetto di sovranità alimentare l’affermazione del made in Italy agroalimentare, delle tradizioni, delle produzioni e dei nostri territori rurali, con una forte identità e un rinnovato protagonismo”, fanno sapere dal partito.

Il neodesignato referente si è così espresso: “Sono molto entusiasta e orgoglioso per la nomina di referente del coordinamento provinciale per la sovranità alimentare e la valorizzazione del Made in Italy che il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Angelo Brutto, ha voluto accordarmi. Sono orgoglioso del cammino intrapreso e ringrazio chi da sempre mi ha accompagnato in questi anni di percorso politico”.

“Un riconoscimento che va di pari passo con la mia idea, il mio stile di vita, con la mia professione, poiché ritengo che valorizzare il territorio attraverso il legame essenziale di tutte le sue peculiarità rendono originale questa meravigliosa terra“.

E aggiunge: “Considero questo ruolo affidatomi un compito molto interessante. La sfida da perseguire, soprattutto per i nostri territori la nostra provincia, ma in generale la Calabria, è quella di non dover conformarsi al percorso di omologazione globale, ma al contrario fare forza sulle molteplici ricchezze, nel settore alimentare e non, che manifestano un larga eterogeneità e che devono diventare fonte di grande attrazione e di identità. L’obiettivo da raggiungere, quindi, è non solo quello di difendere le nostre peculiarità già riconosciute come parte della nostra identità, come la cipolla di Tropea in agricoltura, ma valorizzare e difendere anche quelle ferme al pit stop, ma pronte a diventare protagoniste assolute nel panorama italiano e internazionale che contraddistinguono ancor di più quella stessa identità”.

Poi conclude: “Sono certo che darò il mio contributo al partito in tal senso non deludendo le aspettative di chi ha creduto in me.”