CETRARO (Cs) – «Qualsiasi cosa farete nella vita abbiate sempre la curiosità di osservare tutto quello che vi circonda. Siate obiettivi, non abbiate pregiudizi e andate avanti a testa alta. Questa è la lezione che ci lascia Amedeo Ricucci».
È questo il messaggio che la giornalista Rai Cecilia Primerano ha voluto trasmettere ai ragazzi dei licei di Cetraro a margine del suo intervento all’iniziativa promossa dal Iis “Lopiano” in cui è stato ricordato il giornalista Rai, inviato di guerra, Amedeo Ricucci, prematuramente scomparso l’11 luglio 2022 a Reggio Calabria, mentre stava preparando un servizio sulla ‘ndrangheta.
È stata l’occasione per far conoscere agli studenti del Lopiano chi era veramente Amedeo Ricucci. Una passione viscerale ed un fiuto non comune per un mestiere, quello del giornalista, da lui vissuto come una vera e propria missione, e che lo aveva portato in giro per il mondo, nelle aree dei conflitti, per raccontare da testimone attento e critico, l’orrore della guerra, la fame, la miseria e la disperazione dei più poveri. Sempre attento alle giovani generazioni, consapevole dell’importanza del dovere morale di informare e del diritto di essere informati, con onestà e competenza.
Amedeo non era solo un professionista dell’informazione, ma anche una persona buona, umile e disponibile con tutti. Nonostante la sua fama e i numerosi e prestigiosi premi internazionali ricevuti per i suoi servizi giornalistici non si era mai montato la testa e appena poteva si rifugiava nella sua amata Cetraro, tra gli amici di una vita, tra cui la professoressa Wilma Gallo che ha moderato l’incontro, e il giornalista Pasquale Guaglianone.
Quest’ultimo ha raccontato ai ragazzi l’aspetto più intimo di Amedeo Ricucci raccontando della loro profonda amicizia, nata ai tempi dell’asilo e proseguita fino al suo tragico epilogo.
“Amedeo portava avanti le sue battaglie per amore della verità, perché quella che noi crediamo sia verità non sempre corrisponde al vero. A lui dobbiamo molto” ha detto il dirigente scolastico Graziano Di Pasqua.
Don Ennio Stamile, rettore presso l’Università della ricerca e dell’impegno “Rossella Casini”, ha evidenziato l’impegno di Amedeo Ricucci per un giornalismo libero da ogni tipo di condizionamento, soprattutto politico, ma sempre rispettoso dell’etica.
Quest’anno, come ha ricordato il presidente del consiglio comunale Giovanni Rossi, il Comune di Cetraro realizzerà la sua proposta, accolta dal consiglio comunale all’unanimità, di istituire un premio giornalistico in memoria di Amedeo Ricucci. Un doveroso riconoscimento per un grande giornalista che ha portato alto il nome di Cetraro e della Calabria.
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