Il consigliere Francesco Spadafora

COSENZA – «E’ mio dovere dar voce ai tanti cittadini che si vedono costretti a subire disagi e incomprensibili ingiustizie». E’ così che il consigliere di minoranza e capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Spadafora introduce le sue considerazioni in merito alla questione dei «tributi comunali che non smettono di presentarsi gravosi a scapito dei contribuenti e che, ancora, rappresentano un limite invalicabile di incoerenza amministrativa».

In tal senso va ricordato che mesi fa, il consigliere Spadafora, aveva già presentato denuncia riguardo l’emissione di bollette pazze in merito ai consumi del servizio idrico.

Questa volta, invece, al suo lavoro laborioso non passa inosservata l’emissione della tassa dei rifiuti e specificatamente gli avvisi di accertamento emessi dalla società Municipia per conto del Comune di Cosenza e recapitati ai contribuenti tra la fine dello scorso anno e l’inizio del nuovo.

L’aspetto più grave messo in risalto da Spadafora è «la mancata applicazione della Normativa Nazionale vigente in materia di Tari, oltre che dell’attuale Regolamento comunale relativo alla Tassa dei Rifiuti che da art.8, comma 2, lettera i, stabilisce l’esclusione dalla tassazione tutti i locali privi di utenze attive di servizi di rete quali gas, acqua ed energia elettrica».

Quanto appena espresso, infatti, «risulta in netto contrasto con quanto registrato pochi giorni addietro negli Uffici di Municipia dove alcuni contribuenti hanno appreso l’obbligo preteso dall’Ente comunale riguardo il pagamento della Tari anche sugli immobili che risultano inoccupati, privi di arredamento e sprovvisti dell’utenza idrica e dell’energia elettrica».

Il consigliere, inoltre, sottolinea come «le nuove figure responsabili introdotte a seguito di una riorganizzazione interna di Municipia interpretino a loro modo le normative vigenti ed i regolamenti deliberati dal Consiglio Comunale in quanto, antecedentemente alla rimozione dall’incarico dell’ex Funzionario Responsabile, Dott. Stefano Aquino, a mezzo di dovuta documentazione e presentando istanza di autotutela, i contribuenti venivano esentati dal pagamento con apposito atto di accertamento annullato».

Non sembra essere un caso, dunque, «che l’appena citato Responsabile fu rimosso dall’incarico su espressa volontà dell’attuale Amministrazione comunale. Peccato, però -afferma Spadafora- che aldilà di possibili interpretazioni di contorno, la superficialità e l’improvvisazione dell’agenzia di riscossione genera malcontento e malessere in chi si vede ingiustamente gravare il peso economico di tasse che non dovrebbe pagare».

Altre sono, ancora, le anomalie registrate:

  • su seconde case o ad uso stagionale e ad uso limitato e discontinuo, viene calcolato per la parte variabile lo stesso nucleo familiare calcolato per la prima casa, ovvero, il numero dei componenti del nucleo familiare viene calcolato sia per l’abitazione principale che per quella secondaria;
  • solleciti di pagamento inerenti l’annualità 2022, molti dei quali risultano errati perchè riferiti a provvedimenti in corso di rateizzazione e, perciò, da annullare;
  • solleciti di pagamento inerenti l’annualità 2022 le cui somme risultano già regolarmente versate.

Spadafora, conclude le sue considerazioni ritenendo «inconcepibile e non più tollerabile la problematica inerente i tributi», ed evidenzia come «la stessa non fa altro che esporre l’Ente all’accumulo di un contenzioso con i contribuenti difficilmente risanabile nel tempo senza che, in modo attento e responsabile, venga attuato un lavoro mirato di “vigilanza” sull’operato e sulle dinamiche di riscossione della società incaricata al servizio».

Nell’affermarlo si rivolge direttamente al Sindaco facendo appello «ad una sua presa di posizione da cui non può dispensarsi in qualità di Primo Cittadino e come primo responsabile di quanto accade tra le mura della casa comunale».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it

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