Cassazione di Roma

Il Riesame di Catanzaro in sede di rinvio della Corte di Cassazione ha annullato tutti e dieci i capi d’accusa contestati a Pasquale Forastefano, ritenuto dalla Dda di Catanzaro presunto capo dell’associazione Abbruzzese-Forastefano dedita al narcotraffico ed al traffico d’armi su scala mondiale.

Il nome di Pasquale Forastefano è incluso tra i 25 arrestati nell’ambito della maxi-inchiesta antidroga su scala internazionale ed intercontinentale denominata “Gentlemen 2” scattata all’alba dello scorso 5 giugno in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, su richiesta della procura distrettuale antimafia.

L’indagato, per il quale era stata disposta l’immediata liberazione dal carcere di Parma, in cui lo stesso si trova detenuto al carcere duro del 41 bis, resterà comunque in regime detentivo poiché coinvolto anche nell’inchiesta Kossa”, in attesa del giudizio d’Appello.

Secondo l’accusa Pasquale Forastefano avrebbe capeggiato un’associazione operativa nel settore del traffico di sostanze stupefacenti e delle armi in ambito internazionale (Spagna e Serbia) ed intercontinentale (Sud America).

In particolare, a Forastefano era stato contestato di aver diretto l’associazione insieme a Nicola Abbruzzese alias “Semiasse”, assumendo un ruolo decisionale nella gestione di tutte le trattative inerenti all’importazione di armi e di colossali quantitativi di hashish, eroina e cocaina dal Sud America e dall’Europa centro-balcanica.

Tramite una rogatoria internazionale le Autorità giudiziarie francesi, olandesi e belghe, coordinate da Europol ed Eurojust, avevano hackerato un server della società americana Sky-Ecc, mediante la quale soggetti di tutto il mondo avrebbero scambiato messaggi al riparo dalle intercettazioni delle forze dell’ordine.

Secondo la Dda di Catanzaro tra gli utilizzatori di un criptofonino SkyEcc vi sarebbe stato anche Pasquale Forastefano, il quale avrebbe utilizzato l’avveniristico apparecchio rivelando modalità di approvvigionamento, di trasporto, costi e quantitativi dello stupefacente e delle armi importate

Pasquale Forastefano era già stato sottoposto nel mese di ottobre del 2022 al regime del carcere duro nell’ambito di un altro maxiprocesso denominato operazione “Kossa”.

 

 

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