PAOLA (Cs) – In segno di condivisione e vicinanza con La Base, anche l’associazione locale Colpo ha rilanciato sul Tirreno cosentino l’azione di attacchinaggio contro la legge sulla autonomia differenziata ed i politici calabresi che la sostengono.

«Siamo solidali e complici con le compagne e i compagni de La Base // Cosenza, che da ieri sono bersaglio di colpevolizzazioni e accuse dalla maggioranza di Governo Regionale per aver manifestato contro il Disegno di Legge sull’autonomia differenziata.

Nella regione più povera d’Europa, quella in cui lo svantaggio rispetto a chi nasce in una regione del Nord è quantificabile in anni di vita (ben 12 in meno rispetto alla provincia di Bolzano), in cui il tasso di dispersione scolastica è tra i più alti in Italia (14%), il tasso di disoccupazione è alle stelle (il più elevato in Italia tra i giovani, 27,1%).

E la gente muore ancora di malasanità o nel tentativo di raggiungere l’ospedale più vicino, in una terra tanto complessa e abbandonata, l’autonomia differenziata rappresenta un vero e proprio crimine contro la popolazione.

Eppure il Disegno di Legge, che riguarderà materie come istruzione, sanità, ricerca scientifica e tecnologica, protezione civile, previdenza, politiche sociali e trasporti, ha sostenitori calabresi.

I responsabili hanno un nome e un cognome, eletti in rappresentanza di un popolo su cui ricadrà maggiore il peso di un divario tra regioni ricche e povere.

Il disegno di legge prevede che le regioni trattengano una percentuale maggiore dei tributi riscossi nel territorio di competenza.

Ma sappiamo bene che lo stato di bisogno delle regioni del Sud contribuisce alla ricchezza di quelle del Nord: sul fronte sanità, in meno di 10 anni, la Corte dei Conti attesta 14,9 miliardi di euro che dalle Regioni del Centro-Sud si sono spostati nelle casse di regioni meta dei “viaggi della speranza”», denuncia Il Colpo.

E, ancora, incalza: «Il governatore della Calabria invoca la definizione dei LEP (livelli essenziali di prestazioni) per scongiurare il rischio di grave disparità tra le regioni italiane. Eppure i LEP saranno definiti su indicatori misurabili propri delle regioni, che variano già notevolmente tra Nord e Sud in termini di accesso e quantità (basti pensare alle prestazioni in ambito sanità e servizi sociali), inoltre non saranno applicati a tutte le materie di legge.

Questo divario è frutto di un disegno politico chiaro, che mira a mantenere privilegi e ricchezze per pochi sulla pelle dei molti che vivono ancora in questa parte d’Italia.

Non possiamo accettare un disegno criminale e scellerato, vogliamo definire chiaramente la responsabilità di chi in Calabria ci condanna a povertà, sfruttamento e abbandono».

E, pertanto, il Colpo conclude: «Abbiamo rilanciato sul Tirreno l’azione di attacchinaggio portata avanti da La Base e come CoLPo abbiamo deciso di sottoscrivere convintamente il comunicato contro l’autonomia differenziata.

Con le altre realtà della provincia saremo presenti oggi al Sit-in a Cosenza in preparazione della manifestazione del 23 marzo per manifestare il nostro totale dissenso alle politiche secessioniste di questo governo.

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