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“Avanti San Lucido”: «Ridurre le aliquote Imu e Irpef per i cittadini meno abbienti»

Provenzano e Ambrosi su pressione fiscale, variazioni di bilancio, affidamenti di lavori, farmacia territoriale

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I consiglieri comunali Dorina Ambrosi e Roberta Provenzano

SAN LUCIDO (Cs) – Nell’ambito dell’ultimo consiglio comunale, svoltosi il 9 marzo scorso, il gruppo consiliare di minoranza Avanti San Lucido, rappresentato dai consiglieri comunali Roberta Provenzano e Dorina Ambrosi, hanno avanzato proposte a favore dei cittadini meno abbienti, proponendo una riduzione delle aliquote Imu e Irpef.

Prosegue, dunque, la politica di opposizione costruttiva e propositiva del gruppo Avanti San Lucido.

Nel solco di quanto già fatto nei mesi scorsi, infatti, Provenzano e Ambrosi hanno dichiarato, ancora una volta, la loro disponibilità – dopo aver protocollato l’ennesima proposta a firma delle stesse – di coadiuvare la maggioranza al fine di ridurre le aliquote, per quest’anno identiche a quelle dell’anno 2023.

«In relazione alle aliquote addizionali comunali Irpef – si legge in una nota – è stato proposto un sistema progressivo in proporzione al reddito al fine di evitare una unica aliquota massima che andrebbe a discriminare le fascie reddituali meno abbienti».

In riferimento alle aliquote Imu si è invece proposto di «introdurre maggiori esenzioni oppure detrazioni per particolari casi, ad esempio giovani con età inferiore a 40 anni che intendono avviare nuove attività di start up».

Seria preoccupazione, invece, è stata espressa su altri due punti all’ordine del giorno: «il primo relativo alla variazione di bilancio per l’importo di 250 mila euro, il cui bando in prossimità di scadenza, non risultava ancora, alla data del consiglio, depositato sul Mepa».

Cogliendo la palla al balzo, le consigliere hanno evidenziato la «doverositá, anche per le ipotesi di affidamento diretto dei lavori, di operare una regolare turnazione tra le varie imprese locali nei rispettivi settori».

Altro punto all’ordine del giorno, inserito su proposta delle minoranze, dunque a firma del gruppo Avanti San Lucido, del gruppo Cambiare Si Può e della consigliera Valeria Pizzuti, quello relativo alla revisione della pianta organica delle farmacie.

Il gruppo Avanti San Lucido, così come preannunciato pubblicamente nei giorni scorsi, ha voluto accendere i riflettori sulla scelta del luogo in cui ubicare il secondo presidio farmaceutico (allo stato la scelta sembrerebbe ricadere per volere della Giunta, su proposta del responsabile dell’ufficio tecnico, Ing. Adduci, su Pollella).

La proposta avanzata da Avanti San Lucido, invece, è quella di «costituire la farmacia in altro luogo rispetto a quello preliminarmente individuato; proposta volta a garantire un importante servizio a quella parte di popolazione che vive nella parte ad est di San Lucido che continuerebbe diversamente ad essere lontana dai servizi essenziali come quello farmaceutico.

L’appello – rilanciano le consigliere Provenzano e Ambrosi – è all’intero consiglio e a chi ha a cuore una vasta parte di territorio – negli anni – troppo spesso dimenticata».

E’ stato poi chiesto al sindaco di «rendere più chiara la questione di rilevanza pubblica in ordine alla tipologia della farmacia che sarà aperta; da quello che si apprende dalla relazione letta in consiglio dal capogruppo Pate la nuova farmacia dovrebbe essere a carattere comunale».

Tale proposta ha posto diversi interrogativi.

«Qual è la spesa da affrontare per la costituzione di un presidio farmaceutico comunale? Potranno le dissestate casse comunali far fronte ad un investimento così importante?

Dove reperire i fondi? Interrogativi legittimi posti dalla minoranza che manifestano perplessità (dati nazionali alla mano!) circa l’antieconomicitá di una operazione che potrebbe aggravare ulteriormente una situazione finanziaria già drammatica per il nostro Ente.

Auspichiamo – concludono Provenzano e Ambrosi – che il confronto su tale questione possa proseguire onde giungere ad una soluzione vantaggiosa per San Lucido e i Sanlucidani».

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