L'ex consigliere Robert Aloisio

AMANTEA (Cs) – In relazione al duro scontro politico registrato in queste ore, scaturito dalle dichiarazioni rese dal primo cittadino Vincenzo Pellegrino che ha ipotizzato che gli atti intimidatori potrebbero essere riconducibili alla delinquenza politica in atto sul territorio, è intervenuto anche l’ex consigliere comunale Robert Aloisio, ricordando al primo cittadino la situazione grave in cui versa la città che nulla a che vedere con intimidazioni o delinquenza politica.

«La nostra città è in totale stato di abbandono in tutti i settori, manutentivo, servizi sociali, sanità, lavori pubblici, turismo, sport e della cultura. Il cambiamento proclamato dai palchi in campagna elettorale da Pellegrino si è ben presto tramutato in un incubo per la cittadinanza», ha esordito Aloisio.

«Basta girare per le vie di Amantea e Campora per capire il disappunto della gente rispetto a questa Giunta, disappunto che è iniziato già dopo qualche mese quando gli elettori di Nea Polis hanno capito che la rinuncia alle indennità di Sindaco e Assessori annunciata in campagna elettorale era solo un inganno per accaparrarsi i voti».

«In più c’è da aggiungere che da dicembre scorso è iniziata una diatriba sulle poltrone. Per carità, il rimpasto di giunta richiesto dai consiglieri Orazio Mannarino e Arturo Suriano, visti gli scarsissimi risultati ottenuti dal Sindaco e dagli Assessori, mi sembra più che giustificato. Peccato che il paventato rimpasto è stato più volte rispedito ai mittenti dal Sindaco e dagli Assessori in carica, come dire noi andiamo avanti anche senza i due consiglieri ipercritici».

«Ora aspettiamo le determinazioni di Mannarino e Suriano per verificare il loro coerente agire, diversamente dovremo concludere che l’azione portata avanti dai due consiglieri era un’azione finalizzata solo all’ottenimento di qualche assessorato. Il dato politico più importante, a mio modesto parere, è che Pellegrino risulta ben saldo al comando anche e soprattutto perché la minoranza capeggiata da Socievole ha più volte dichiarato di voler sostenere l’Amministrazione Pellegrino, scelte legittime ma in contraddizione con il ruolo di opposizione che in democrazia è sempre stata l’alternativa a chi ha vinto le elezioni».

«Qui sembrerebbe che a vincere le elezioni siano state tutte e due le liste presentatesi al cospetto degli elettori nel mese di giugno 2022, un caso più unico che raro che crea una distorsione della vita democratica nella nostra città. Era prevedibile che la totale mancanza di esperienza amministrativa e politica di Pellegrino e dei suoi amministratori e di Socievole avrebbe fatto emergere contraddizioni politiche ma mai ci saremmo aspettati che un Amministrazione fallimentare fosse pure sostenuta dall’opposizione, ad esclusione della consigliera Di Tanna a cui bisogna riconoscere una linearità nell’espletamento del proprio mandato elettorale».

«Insomma alla non soluzione dei problemi, diversi dei quali, è vero, provenienti dalla ultime due amministrazioni che si sono succedute, non a caso il sottoscritto nella sua breve esperienza amministrativa ha avuto il coraggio e la coerenza di passare dalla maggioranza ai banchi dell’opposizione, si aggiunge uno stato di confusione politico-amministrativo con il risultato che i problemi invece di essere risolti sono aumentati in modo esponenziale».

«È questo è sotto gli occhi di tutti, strade disastrate e chiuse, lungomare a pezzi, scuola media Mameli rimasta un cantiere a cielo aperto con rischio per la salute pubblica, servizi sociali inesistenti, bilancio comunale ancora in dissesto con disavanzi, e quindi debiti, che, invece di diminuire, aumentano notevolmente, ecc. ecc. Forse la pagina più buia della politica e dell’Amministrazione comunale che io ricordi negli ultimi trent’anni. Tutto nel silenzio più assoluto degli Assessori in carica da due anni circa che mai hanno proferito una parola in pubblico o sui giornali. Che Dio c’è la mandi buona! La nostra città non meritava tutto questo».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it

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