Il Sacro Cuore

COSENZA – Dopo la dura presa di posizione del sindaco di Cosenza, Franz Caruso, sulla chiusura del Punto nascita della struttura convenzionata “Sacro cuore” di Cosenza, anche le iscritte alla Conferenza delle donne democratiche della provincia hanno preso posizione https://www.calabriainchieste.it/2024/04/04/decretata-la-chi…ille-parti-annui/.

«Apprendiamo con allarme della pubblicazione del DCA n. 69, avvenuta in data 14 marzo, contenente il riordino della rete ospedaliera, all’interno del quale, tra tante altre scelte assai discutibili su cui ritorneremo, figura la chiusura del Punto nascita da molti anni attivo presso l’ex clinica “Sacro cuore “di Cosenza».

In una Regione «nella quale la rete dei Punti nascita ospedalieri presenta lacune e disservizi estremamente gravi, che non hanno mancato, negli scorsi anni, di provocare il verificarsi di eventi tragici e che comunque ogni giorno segnano le difficoltà per le donne di ricevere assistenza adeguata per sé e per i propri bambini, nonché il disagio di percorrere molti chilometri per recarsi nel più vicino punto nascita, non può che lasciare sconcertati la chiusura di una struttura che sopperiva alle carenze dell’offerta pubblica garantendo circa 1000 parti all’anno».

Le attiviste, quindi, hanno esternato la propria solidarietà al «personale medico e ostetrico della struttura interessata che vive ore di ansia per il proprio futuro, rivendicano il diritto di ogni donna di decidere dove dare alla luce il proprio bambino, in piena serenità e sicurezza».

Ribadendo con chiarezza «il nostro sostegno alla sanità pubblica, chiediamo al governatore Occhiuto, nella sua veste di commissario alla sanità, di indirizzare sulle strutture pubbliche ogni risorsa disponibile per renderle efficienti e ben organizzate e per garantire un servizio di prossimità per le donne in gravidanza. In attesa che la rete pubblica possa diventare ottimale, è d’altra parte innegabile l’importanza di un supporto che provenga dalle strutture private, sia pure in via integrativa».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it