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I gruppi di minoranza “Cambiamo rotta” e “Per Amantea” attaccano: “bugie” del sindaco di Amantea

Sindaco e assessori si sono aumentati le indennità. Per l’’opposizione due sono le cose: «Pellegrino dal palco mentiva spudoratamente; i suoi non l’hanno assecondata in quello che era un suo intento genuino», in ambo si casi «si dimetta»

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Sindaco e assessori si sono aumentati le indennità. Per l’’opposizione due sono le cose: «Pellegrino dal palco mentiva spudoratamente; i suoi non l’hanno assecondata in quello che era un suo intento genuino», in ambo si casi «si dimetta». Ma, procediamo con ordine.

Opposizione all’attacco

«Ci risiamo con le chiacchiere, le mistificazioni e le bugie del sindaco alle quali evidentemente non può, non vuole rinunciare, forse perché ormai sono radicate nella sua indole e nel suo carattere che le dice senza accorgersene o addirittura perché lui stesso si lascia avvincere e convincere dai racconti che propina ai suoi “tifosi”».

La tecnica è sempre la stessa: «Partire da una falsa premessa per affermare la tesi di comodo più funzionale alla persuasione dei suoi “pasdaran”, per riceverne il plauso ed alimentare la grancassa a sostegno di una eterna campagna elettorale».

Veniamo al dunque. «Con determina numero 24, del 18 gennaio 2023, a cura del responsabile del settore 2 – area economico – finanziaria sono state adeguate le indennità di funzione per l’esercizio 2023, relativamente a sindaco, vice sindaco, assessori e presidente del consiglio per un totale di 141.2671 euro (per il solo 2023). Nell’anno 2022, per 7 mesi, sono state percepite indennità per 70 mila euro. Su queste indennità, da funamboli della mistificazione si sono cimentati più volte, senza ritegno, in ridicole giustificazioni: “Rappresentano una minima percentuale del bilancio del comune (sindaco)”. E che vuol dire sindaco? Oltre 700.000 euro in 5 anni non gioverebbero alle casse comunali? “Non risolviamo il dissesto con queste cifre (sindaco)”. E che vuol dire sindaco? Almeno non aggravatelo se non siete in grado di risolverlo e non fornite spettacoli indecorosi al ministero ed alla Corte dei conti che devono valutare il Piano di risanamento pluriennale che è di vitale importanza per il nostro Comune».

E, ancora: “Non abbiamo mai detto che non le avremmo percepite (assessori), E’ vero. L’ha detto il vostro candidato a sindaco dal palco e voi dallo stesso palco quando avete preso la parola non ci risulta che lo abbiate smentito; “Prestiamo il nostro impegno per più di 8 ore al giorno ed è giusto perciò percepire l’indennità (assessori). Giusto. Ritenete di essere insostituibili? Ritenete che Amantea non disponga di persone meno sensibili all’aspetto economico e più attrezzate di competenza e spirito di servizio?».

Per il sindaco, poi «“Non si può rinunciare alle indennità perché lo vieta la legge. Balla spaziale sparata dal nostro sindaco in campagna elettorale perché ritiene l’indennità assimilabile ad un emolumento derivante da rapporto di lavoro. Signor sindaco, non è così. Se ne faccia una ragione e si faccia confortare dai suoi consulenti che ben lo sanno. Vi starete chiedendo qual è, a fronte di queste risibili argomentazioni, la falsa premessa? Semplicemente viene omessa, come se fosse ininfluente, perché il sindaco dimentica di aver dichiarato, al cospetto del popolo, che lor signori non avrebbero percepito le indennità in quanto tutti avrebbero operato a titolo gratuito “perché tutti quanti viviamo di reddito autonomo e non andiamo al comune per prenderci la pensioncina, il comodino; non andiamo lì per prendere i soldini che la collettività mette a disposizione”».

E, invece, «senza rossore, è proprio quello che hanno fatto dall’insediamento pur sapendo di togliere risorse al Comune in dissesto finanziario. Novelli Robin Hood all’incontrario che prendono dalle casse del povero comune per rimpinguare le tasche di lor signori medesimi».

Sul web, il sindaco «sorvola su tutto quanto precede per comunicare delle banalità relative ad accuse che nessuno gli ha mai contestato: “Le indennità sono previste dalle legge”. Vero. Ma non è obbligatorio riscuoterle. E’ anche prevista la facoltà di rinunciare al beneficio delle casse comunali per scopi pubblici, in totale esenzione di imposta proprio perché non sono emolumenti; “Le indennità in nessun caso costituiscono un furto”. Bravo. E chi è questo demente che ha scritto una cosa del genere? Non se ne curi se esiste e può documentarlo: “Non è stata la giunta ad adottare il provvedimento di adeguamento”? Bene. Ci consente di sorridere per questa ininfluente precisazione? “L’adeguamento è un atto dovuto per legge”. Bene. Lo stesso, al pari dell’importo originario, è rinunciabile a beneficio delle casse comunali. “Ulteriore adeguamento è previsto per il 2024”. Vero. Vale quanto detto per il 2023 circa la possibilità di rinunciarvi. “Il provvedimento è stato assunto dal responsabile dell’ufficio ragioneria”. Bene. Ci consente nuovamente di sorridere per questa ininfluente precisazione?».

La conclusione dei due gruppi consiliari?

«Concludiamo, per carità Patria, e per non rimestare oltre questa squallida messinscena. In mille altri Comuni gli amministratori seri e con spirito di servizio hanno rinunciato agli incrementi. In mille comuni in dissesto chi è stato chiamato al risanamento lo ha fatto gratis, in totale disinteresse, per il bene comune. Voi no. Con la riscossione della rivalutazione siete recidivi e come ben sa il vostro avvocato in giunta perdete ogni attenuante generica e forse anche la condizionale. Signor sindaco delle due l’una: Lei dal palco mentiva spudoratamente; i suoi non l’hanno assecondata in quello che era un suo intento genuino. Nel primo caso si dimetta per onore e secondo delle istituzioni. Nel secondo prenda le distanze dai suoi interessati compagni di avventura e chieda scusa.

Che spreco. «70 mila euro di indennità in 7 mesi nel 2022 avrebbero consentito la realizzazione di molte delle cose che avevamo previsto di risolvere immediatamente: fototrappole su tutto il territorio comunale e sulle strade di accesso alla città per contrastare pragmaticamente gli incivili dell’abbandono selvaggio dei rifiuti per strada; decente sistemazione dell’unico accesso pedonale al mare di Campora, in località Torrione; sistemazione degli steccati di sicurezza allo scoglio di Coreca; copertura dei sottopassi strada statale 18. Che spreco. Chiudiamo con un sorriso, il Carnevale è alle porte: il ruolo dello sceriffo di Nottingham e dei suoi seguaci vi tocca».

Stefania Sapienza

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