Home Politica Accesso agli atti, consigliere vince al Tar contro Comune di Diamante

Accesso agli atti, consigliere vince al Tar contro Comune di Diamante

Il sindaco e la giunta, ora, "dovranno spiegare ai cittadini le perdite erariali causate dall’imperita azione amministrativa esercitata

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Il Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro dà ragione al consigliere comunale di minoranza diamantese, Marcello Pascale, già candidato sindaco nelle passate elezioni vinte dall’ex senatore Ernesto Magorno attuale sindaco di Diamante.

Con la sentenza n. 134, del 30.01.2023, il giudice amministrativo ha dichiarato apertamente l’illegittimità del provvedimento con il quale l’ufficio del sindaco del Comune di Diamante aveva limitato l’accesso agli atti dell’amministrazione ai consiglieri comunali.

Una misura, questa, considerata “fortemente pregiudizievole” soprattutto delle prerogative dei Consiglieri di minoranza e impugnata dal consigliere Marcello Pascale, difeso e assistito dagli avvocati Erik Siciliano e Sabrina Mannarino (oggi anche consigliere regionale in forza al partito Fratelli d’Italia), dello studio legale Mannarino di Paola.

Il sindaco e la giunta, ora, “dovranno spiegare ai cittadini le perdite erariali causate dall’imperita azione amministrativa esercitata, peraltro in modo anche illogico, oltre che illegittimo, considerato che lo stesso ufficio del sindaco ha “ben” pensato di ritirare il provvedimento impugnato solo dopo l’esercizio dell’azione giudiziaria da parte degli avvocati incaricati dal consigliere Marcello Pascale e dopo aver conferito mandato ad un legale per resistere in giudizio”.

Ricapitolando: il sindaco, testardo, nonostante l’invito della prefettura a ritirare l’atto, al sol fine di limitare il diritto della minoranza ha mantenuto in vigore l’atto illegittimo; dopo la notifica del ricorso di Pascale ha nominato un eccellente studio legale di Cosenza, nella specie Perugini e associati e solo dopo ha ritirato l’atto, quando oramai era troppo tardi e la macchina giudiziaria non poteva essere più arrestata. Il Tar dal suo canto ha sanzionato tale comportamento inutile e dispendioso, condannando l’Amministrazione al pagamento di euro 2000,00 oltre spese ed accessori.

In sintesi i cittadini dovranno sopportare il pagamento inutile di due sudi legali quando i tutto poteva essere evitato

Grazie all’impegno di Pascale, capo dell’opposizione, dunque, stamane è stata ristabilita la legalità democratica all’interno del Comune di Diamante.

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