CATANZARO – Un appello bipartisan in vista delle elezioni per il rinnovo dell’Anci Calabria giunge dai consiglieri comunali di Catanzaro. Chiedono, tutti uniti, a gran voce, “l’elezione del sindaco della città capoluogo della Regione per avviare una nuova fase di unità per la Calabria”.
Ecco, di seguito, l’appello dei consiglieri comunali Antonio Barberio, Nunzio Belcaro, Gregorio Buccolieri, Vincenzo Capellupo, Igea Caviano, Fabio Celia, Antonio Corsi, Sergio Costanzo, Manuela Costanzo, Luigi Levato, Rosario Lostumbo, Rosario Mancuso, Daniela Palaia, Giulia Procopi, Danilo Sergi, Raffaele Serò, Tommaso Serraino, Francesco Scarpino, Antonello Talerico, Stefano Veraldi.
“Avremmo fatto questo ragionamento anche se il sindaco si fosse chiamato Valerio Donato, Antonello Talerico o Wanda Ferro, perché l’affermazione del ruolo del Capoluogo è un tema che appartiene a tutti e supera ogni tipo di contrapposizione partitica. Tra qualche giorno, l’assemblea dei Sindaci calabresi sarà chiamata ad eleggere il suo presidente e potrebbe essere questa l’occasione per lanciare un messaggio di forte unità regionalista e di equilibrio tra i territori. L’assegnazione della guida dell’Anci regionale al Capoluogo di Regione, frutto di una riflessione bipartisan, eviterebbe scontri tra pur legittime ed autorevoli candidature, ma soprattutto segnerebbe un riconoscimento unitario alla funzione che questa Città deve svolgere statutariamente”.
E ancora: “Questo tipo di riflessione ha portato, nei primi anni del Duemila, all’elezione unitaria dell’allora sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, votato anche dalla sinistra. In quella stagione, l’azione di Anci Calabria fu molto incisiva nel rapporto con la Regione e per la valorizzazione di tutti i Comuni calabresi. Noi non chiediamo a Nicola Fiorita di candidarsi alla guida di uno schieramento alla presidenza dell’Anci. Non avrebbe senso auspicare una stagione di forte unità tra i Comuni calabresi e nello stesso tempo cimentarsi in una conta fratricida”.
Poi concludono: “Chiediamo invece alle forze politiche calabresi, di centrodestra e di centrosinistra, di ragionare su una soluzione che potrebbe aprire una fase di unità, di proposizione, di serrato confronto con la Regione e il Governo, proprio nel momento in cui occorrerà discutere con serietà dell’ipotesi di autonomia differenziata”.