I consiglieri comunali di Paola, Roberto Perrotta e Marianna Saragò

PAOLA – Non hanno previsto le somme in bilancio ed hanno perso il finanziamento da destinare a tante famiglie con bimbi autistici del territorio paolano. Sono attenti, però, nell’elargire incarichi ad amici e compagni, organizzando festicciole di facciata.

E’ questo il succo della dura reprimenda politica a firma dell’ex sindaco Roberto Perrotta e dell’ex vice sindaco Marianna Saragò, oggi consiglieri comunali di minoranza.

La premessa.

“Abbiamo più volte sottolineato, anche in Consiglio comunale, una gestione poco trasparente di uno dei settori più importanti dell’attività amministrativa di un Comune, ovvero quello dedicato ai bisogni dei cittadini e soprattutto dei soggetti più fragili e vulnerabili della nostra comunità e dell’intero territorio. Le politiche sociali rappresentano, infatti, una vera e propria priorità delle agende politiche specialmente in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo ma, a quanto pare nel nostro Comune, che riveste anche il ruolo di capofila per l’Ambito Territoriale Paola/Cetraro, si osserva una indifferenza ed una superficialità mai registrata, con un settore in balia delle onde capace anche di perdere i finanziamenti stanziati dalla Regione Calabria”.

Il progetto perso da Paola.

“Da osservatori attenti e questa volta anche molto indignati, abbiamo appreso che in tutti gli ambiti Territoriali della Calabria destinatari della Dgr n. 489 del 14 ottobre 2022 e del relativo riparto del Progetto “Includi Calabria” finalizzato al sostegno di famiglie in cui sono presenti soggetti affetti da autismo, si è provveduto alla pubblicazione dei relativi avvisi per la distribuzione delle risorse e per il rimborso delle spese sostenute per la fruizione di servizi pubblici e privati per interventi mirati per persone interessate da Dsa. Un contributo massimo concedibile di 5.000 euro per ogni famiglia che, attualmente, sostiene questi costi non senza sacrificio, ma che non ha avuto e non avrà seguito per il Comune di Paola, il quale non ha provveduto, non solo alla pubblicazione dell’avviso, ma cosa ben più grave, all’utilizzo del fondo di ben 44.551,92 euro nei termini stabiliti dalla Regione Calabria. Quindi oltre ad un ritardo rispetto agli altri Comuni anche l’impossibilità di accedere al beneficio”.

La stoccata.

“Riteniamo gravissima questa circostanza che denota l’ennesima incapacità da parte di chi gestisce a discapito di soggetti bisognosi che, più di altri, devono essere beneficiari di agevolazioni. Senza parlare poi di un settore completamente allo sbando in cui vengono continuamente interrotti i servizi essenziali anche svolti dal terzo settore e dalle associazioni, oggi vittime di antipatie politiche, che vengono messe in atto attraverso una gestione del sociale sui generis, compromettendo l’operato del mondo del volontariato”.

La gestione “allegra”.

“Con estremo rammarico registriamo una certa celerità ed estrema disponibilità, riscontrabile dall’albo pretorio, nell’affidare incarichi e nel privilegiare posizioni, disattendendo i buoni propositi e i buoni principi enunciati in campagna e elettorale. Così come riteniamo inopportuno l’utilizzo di 8.500 euro per un’ora di conferenza stampa per la presentazione di risultati raggiunti nell’arco di 5 anni da parte di tutti i Sindaci dell’Ambito Territoriale che nel corso del tempo si sono succeduti e non di certo degli ultimi 6 mesi. Fondi questi che potevano benissimo essere rimodulati a vantaggio e beneficio di attività sociali sul territorio e che invece sono stati spesi per celebrare l’attività di responsabili di settore che non hanno mai partecipato alla stesura e alla realizzazione del progetto, sminuendo le attività svolte in questi anni da tutti Sindaci e dai loro delegati”.

L’impietosa conclusione.

“Ci aspettiamo questa volta che il Sindaco si assuma le responsabilità dovute nei confronti dei cittadini ed in seno alla Conferenza dei Sindaci senza scaricare le colpe sui tecnici perché, ricordiamo a noi stessi, che il principale responsabile di ogni azione è rinvenibile nella parte politica chiamata a dare gli indirizzi, garantire la corretta attuazione, dare risposte alla collettività e vigilare sul buon andamento degli uffici, e non quello di fare conferenze stampe e festicciole”.

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