Home Attualità No all’abbattimento dell’orsa che ha ucciso il runner, il Tar temporeggia

No all’abbattimento dell’orsa che ha ucciso il runner, il Tar temporeggia

A una settimana dal ritrovamento del corpo di Andrea Papi nei boschi del Monte Peller

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Il runner ucciso dall'orsa

REDAZIONE – Il Tribunale amministrativo regionale di Trento ha sospeso l’ordinanza di abbattimento dell’orsa Jj4,firmata l’8 aprile dal presidente della Regione Maurizio Fugatti.

Lo ha annunciato nei giorni scorsi sui canali social la Lega antivivisezione (Lav), che ha presentato ricorso contro l’ordinanza.

È la seconda volta che il Tar di Trento sospende l’ordinanza di abbattimento dell’orsoJj4.

La prima, datata 24 giugno 2020, era stata firmata dal presidente della Regione di Trento Maurizio Fugatti dopo l’invasione di due escursionisti, padre e figlio, sul Monte Peller. Un’altra ordinanza per la cattura di esemplari è stata firmata da Fugatti l’11 agosto2020. Su indicazione del governatore provinciale, la Giunta provinciale ha sospeso l’ordine di cattura, prima con una decisione autocratica e poi con una decisione collegiale, confermata anche dal TAR di Trento.

A una settimana dal ritrovamento del corpo di Andrea Papi nei boschi del Monte Peller, due orsi sono attualmente oggetto di caccia in Trentino: il primo, Jj4, una femmina che ha aggredito un podista di 26 anni, è stato identificato grazie alle analisi di laboratorio disposte dalla Procura di Trento; il secondo, Mj5, è stato ritrovato in Val di Rabi il 5 marzo scorso.

Si tratta di un orso di 18 anni di cui lo Stato di Trento ha chiesto l’abbattimento per aver aggredito un escursionista. Per il terzo orso, M62, è stato richiesto l’abbattimento per l’eccessiva confidenza con l’uomo. Pur non avendo mai attaccato un essere umano, l’orso è stato più volte vittima di aggressioni che hanno tenuto impegnato un team di esperti del Corpo Forestale Trentino in una complessa operazione di dissuasione.

Luigi Sesti

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