Il terreno dell'azienda agricolo distrutto dalle fiamme

«Siamo lavoratori testardi, non ci arrenderemo mai»,

sono queste le parole del proprietario dell’Azienda “Le Conche”, messa in ginocchio dagli incendi che in questi giorni hanno interessato vaste aree del territorio. L’imprenditore, in un batter d’occhio, ha visto andare in fumo 20 ettari di terreno, circa 350 piante di ulivi e parte del vigneto

«Sappi che questi ulivi erano bruciati 15 anni fa.  Già allora, grazie a un cretino come te», noi però «li abbiamo ripiantati e li ripianteremo ancora una volta, perché noi facciamo parte di quei calabresi che vogliono il bene della Calabria».  Siamo «testardi, lavoratori, e non ci arrenderemo mai.  Nonostante gli imbecilli come te, gli amministratori ed i politici che non sanno o non vogliono affrontare i problemi!».

Il pomeriggio di ieri è stato un giorno nero per molti agricoltori e imprenditori agricoli del Cosentino, in particolare quelli dei territori comunali di Acri e Bisignano, che hanno visto anni di duro lavoro andare in fumo a causa di una serie di incendi che hanno colpito le loro terre.  Tra coloro che hanno subito ingenti perdite c’è Flavio Sposato, uno dei titolari dell’azienda agricola “Le Conche” situata nella località Franci, nel comune di Bisignano.

«Questo era il raccolto 2023.  È andato distrutto grazie a quel cretino che ha appiccato il fuoco.  Perché, chiunque tu sia – conclude Sposato – , sappi che sei un emerito cretino che gode nel vedere la disgrazia degli altri».

Il proprietario dell’Azienda agricola, dunque, è convinto che l’incendio sia di natura dolosa. A questo punto si spera che le forze dell’ordine riescano ad individuare i responsabili di tale scempio che ha messo a repetentaglio, oltre all’ambiente, anche la salute pubblica.