Una veduta di Cetraro

CETRARO (Cs) – Anche il Partito socialista di Cetraro, di cui è segretario Marco Occhiuto, è intervenuto sull’omicidio del 46enne Alessandro Cataldo.

«Un fatto gravissimo che riporta la città indietro di quarant’anni», scrive il partito. Un omicidio, quello avvenuto ieri sera a Cetraro, «che getta la comunità in uno stato di smarrimento e sfiducia ed annienta ogni speranza di rilancio di una città che, negli ultimi quindici anni, aveva riacquistato, grazie ad una azione lenta e faticosa, una prospettiva di sviluppo normale».

Purtroppo «i segnali premonitori che la situazione dell’ordine pubblico fosse incandescente c’erano tutti e non sono stati opportunamente valutati non solo dagli apparati dello Stato, ma anche dall’attuale amministrazione comunale, che non ha trattato la questione con la dovuta attenzione».

D’altronde, «i ripetuti richiami lanciati anche dai Socialisti in questi anni, per il clima di disordine e di anarchia nella città, sono stati ignorati e trattati spesso con fastidio dalla compagine di maggioranza, secondo cui tutto andava per il meglio, al punto da avviare nelle ultime settimane una sorta di “allargamento della maggioranza” fondata su beceri accordi di potere».

Non è tuttavia «il momento delle polemiche, ma di unire seriamente e realmente le forze sane della città per tentare di arginare questa pericolosa escalation mafiosa che rischia di azzerare l’agibilità democratica e le condizioni di vivibilità».

Come socialisti «siamo pronti per dare il nostro contributo per un’azione congiunta che veda coinvolte le Istituzioni, le Agenzie Sociali, la Chiesa, le scuole, le associazioni e le forze politiche e sociali, in modo da ricreare quel clima di “pressione sociale” sull’ordine pubblico in grado, come avvenuto in passato, di far uscire la Città dal terribile tunnel della criminalità».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it

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