VARAPODIO (Rc) – Anche dalla provincia di Catanzaro giungono attestati di stima e solidarietà per le intimidazioni registrate a danno di don Giovanni Rigoli, presbitero della Diocesi di Oppido Mamertina Palmi, che in pochi giorni ha subito un’aggressione e l’incendio della propria automobile (https://www.calabriainchieste.it/2024/02/04/intimidazione-al-parroco-incendiata-la-sua-auto-alcune-settimane-fa-aveva-subito-unaggressione-in-chiesa/).

Paolo Marraffa interviene con una nota stampa di vicinanza al religioso.

«Tanta solidarietà per quanto accaduto a don Giovanni Rigoli, presbitero della Diocesi di Oppido Mamertina Palmi.

Il 15 gennaio nella Chiesa di Santo Stefano è stato aggredito e nella giornata di ieri, mentre il sacerdote celebrava la Santa Messa, qualcuno ha dato fuoco alla sua auto.

Don Gianni aveva già denunciato i suoi aggressori, identificati poi dai Carabinieri, ma a quanto pare quella violenza non bastava.

Cresce allora il sostegno alla comunità varapodiese afflitta per le vessazioni che sta subendo il sacerdote e anche noi, dalla provincia di Catanzaro, auspichiamo che questa situazione possa risolversi presto.

Chi ha conosciuto don Gianni sa che si tratta di una persona buona, incapace di fare del male ed è anche per questo che l’indignazione sta andando ben oltre i confini territoriali e diocesani.

Il vescovo Alberti continua a condannare la persecuzione perpetrata nei confronti del presbitero, così come i suoi confratelli nella speranza che questi atti violenti possano terminare presto».

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