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Straface difende Occhiuto: «Il tempo della sanità degli sprechi e dei privilegi è finita»

Il consigliere regionale parla di «impalpabile minoranza rimasta evidentemente ancorata al passato e ostile al cambiamento che ha probabilmente toccato alcune rendite di posizione»

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Pasqualina Straface

CORIGLIANO ROSSANO (Cs) – Pasqualina Straface, consigliere regionale e presidente della terza commissione regionale Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative, replica agli “scontenti” della sanità, bacchettando il presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza per la «terminologia riprovevole» utilizzata in una presa di posizione a mezzo stampa.

«E’ ovvio e fisiologico che la grande azione riformatrice della sanità calabrese messa in campo dal Presidente Occhiuto in soli due anni e mezzo abbia scontentato qualcuno, magari legato ancora a quelle vecchie logiche che hanno letteralmente polverizzato in un decennio di commissariamento il sistema sanitario della nostra regione.

Ma bisogna che tutti si adeguino e ne prendano atto: il tempo della sanità degli sprechi e dei privilegi è finito, la nuova governance regionale ha cambiato l’intero paradigma sanitario puntando a migliorare efficienza, programmazione, qualità e ammodernamento dei servizi.

Sul piano delle risorse umane abbiamo ereditato una carenza cronica di medici e personale sanitario in tutte le strutture regionali con la conseguente riduzione dei servizi e sorgere di disagi diffusi per l’utenza.

Per rimediare a tale situazione emergenziale, in attesa di rimettere ordine nel sistema pianificando nuovi concorsi e piani di stabilizzazione dei precari, il Presidente Occhiuto ha avviato la collaborazione con Cuba al fine di far arrivare nella nostra regione un contingente che oggi si attesta sulle 270 unità di personale medico specializzato che ha permesso di dare respiro al sistema e a quei medici già operanti nelle strutture sanitarie fra grandi sacrifici e turni estenuanti.

Questi professionisti cubani si sono inseriti immediatamente nelle realtà in cui sono stati destinati ad operare e ad oggi rappresentano una risorsa fondamentale per la nostra sanità regionale, tanto è vero che ci sono quotidianamente sollecitazioni per aumentarne le assegnazioni presso gli ospedali calabresi.

Le contestazioni che si sono lette sulla stampa da parte del Presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza, che ha usato una terminologia riprovevole, e di pochi altri rappresentano una impalpabile minoranza rimasta evidentemente ancorata al passato e ostile al cambiamento che ha probabilmente toccato alcune rendite di posizione.

Oggi invece la popolazione sta apprezzando la grande rivoluzione messa in campo dal Presidente Occhiuto che sta finalmente riportando la sanità a livelli degni delle aspettative dei calabresi».

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