Giuseppe e Francesco Mandarini durante la cerimonia

PAOLA (Cs) – Si è svolta a Porto Venere (La Spezia) la cerimonia di consegna dei brevetti agli allievi che hanno superato il corso per diventare palombari della Marina Militare, appartenenti al raggruppamento subacquei (Gos) e incursori (Goi) “Teseo Tesei”, comunemente ed internazionalmente conosciuto con l’acronimo di Comsubin.

Si tratta di un reparto d’elite, ammirato in tutto il mondo, impegnato in missioni in mari, fiumi e laghi. Sono stati portati a termine oltre 230 interventi e neutralizzazioni, ben 12580 ordigni esplosivi in una costante opera di bonifica che richiede preparazione e professionalità.

Tra i 7 giovani che si sono distinti anche Francesco Mandarini, tra l’altro il più giovane del corso, che per l’occasione è stato imbascato dal fratello Giuseppe, sotto capo palombaro. Il primo del corso ha ricevuto anche una targa e da 23 che erano alla fine ne sono rimasti 7, tra cui una donna.

«I palombari – per come riferito dal comandante del Comsubin, contrammiraglio Massimiliano Rossi durante la cerimonia – sono presenti anche in Antartide a supporto delle attività subacquee svolte dai ricercatori dell’Enea e svolgono importantissimi compiti anche in ambito della salvaguardia dell’ambiente marino».

E’ difficile essere veloce, concentrato e preciso quando si è sottacqua. Prima ancora di imparare ad andare in acqua, per diventare Palombari, bisogna essere dotati di spirito di abnegazione, incondizionata dedizione, profonda passione e fede nella riuscita. E Francesco, e Giuseppe prima di lui, hanno dimostrato di essere degni di appartenere a questo importante reparto.

stefaniasapienza@calabriainchieste.it

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