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Torna all’attacco il commissario di “Noi Moderati” di Cetraro: critiche al vicesindaco Tommaso Cesareo

Accuse di "inciucio" e "opportunismo personale". Secondo Pino Losardo la minoranza consiliare ormai ridotta in frantumi

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CETRARO (Cs) – Torna alla carica il commissario politico Noi Moderati di Cetraro, Pino Losardo, che sferra un nuovo attacco prendendo di mira il vicesindaco Tommaso Cesareo e anche la minoranza consiliare ormai “ridotta in frantumi e difficilmente ricomponibile”.

«Il vicesindaco per il rispetto che deve al sindaco, e all’intero consiglio comunale, ha il dovere di comunicare ai cittadini e all’intero mondo, senza alcuna perdita di tempo, che la “storiella” della richiesta di aiuto amministrativo, dallo stesso diretta alle minoranze nell’ultima seduta del civico consesso, è di sua esclusiva invenzione – attacca in una nota stampa il commissario di Noi Moderati Cetraro, Pino Losardo – ed estranea, soprattutto, a qualsivoglia mandato ricevuto dal capo dell’amministrazione comunale. Un’altra beffa, in parole povere, consumata ai danni dell’opposizione consiliare, a distanza di otto mesi dalla prima».

Quanto accaduto è «l’ennesima dimostrazione di come questo ingestibile e autoreferenziale soggetto graduato dell’attuale compagine amministrativa riesca, con il suo naturale e non comune talento di attore melodrammatico, a raggirare il buonismo e l’ingenuità di certe minoranze e dell’intera opposizione».

L’ultima performance di Cesareo per Losardo si è consumata «nell’ultimo consiglio comunale, nel corso del quale l’illustre vice-sindaco non si è certamente risparmiato nell’emanare giudizi di insufficienza e di incapacità a carico della sua stessa maggioranza di governo di cui è attualmente alla guida, con relative prebende e pieni poteri».

«Il culmine della sua arte recitativa, comunque, si è registrata, allorché, qualcuno dei più medagliati consiglieri d’opposizione, più “allocco” degli altri, si è lasciato convincere dal vicesindaco, spacciatosi come latore di un appello del sindaco lontano, di mettere da parte ogni inutile rivalità politica». E quindi «“di congelare ogni valutazione di merito politico sull’azione della giunta e della maggioranza fino alla ripresa delle attività da parte del capo dell’amministrazione”».

«Di mettersi a disposizione “per fronteggiare con più energia e vigore la situazione di crisi, aggravata dal temporaneo impedimento del sindaco”. Di offrire una “transitoria collaborazione finalizzata e diretta nella gestione di tutte le problematiche più spinose e complesse della città”».

“Noi Moderati”, sin da subito non ha condiviso «questa angelica schiera di soccorso ad una compagine di governo – sottolinea Losardo – ritenuta con la cannula dell’ossigeno in bocca di fronte alla forza sovrastante di problematiche vitali e irrisolvibili».

Il partito di centrodestra «considera solo robaccia politica questo modo di svolgere i doveri istituzionali da parte di consiglieri comunali, qualsiasi sia il ruolo rivestito. L’unico modo per curare gli interessi supremi di una città e di una comunità, compresi gli eventuali aiuti che si possono offrire a coloro che amministrano, secondo questo partito, è quello di seguire pedissequamente le regole e le norme dell’ordinamento democratico, che sono alla base di una corretta e sana gestione di un Ente Locale.

Tutto il resto, è solo inciuceria e opportunismo personale o di fazione. Nel frattempo, l’imperturbabile ed eclettico attore ed autore della farsa politica più esilarante del secolo, (il riferimento è sempre al vicesindaco Tommaso Cesareo n.d.r.) è stato il primo a boicottare l’iniziativa delle minoranze-allocche e a non accettare l’invito dei buoni e puri di cuore oppositori, presso la sede socialista, alle 18,00 del 6 marzo 2024.

Sì, proprio lui. Seguito a ruota da tutti gli assessori e consiglieri di maggioranza e forze politiche di supporto. Il medesimo alto ufficiale di governo continua, con estrema disinvoltura, a dirigere le operazioni amministrative nel Palazzo di Governo cittadino, beandosi quotidianamente delle sue divine capacità realizzative e portando al pascolo quel gregge di caproni che lui stesso aveva indicato all’intera sala consiliare nell’ultima seduta del civico consesso.

Allora, perché non dirlo che, ad opera del più alto in carica della maggioranza di governo è stata fatta quasi una sorta di strumentalizzazione dell’attuale incresciosa situazione del sindaco?  – si chiede Noi Moderati –

Le minoranze dal buon cuore, nel frattempo, continuano, serafiche, a violentare sé stesse attraverso un’intima azione di auto-convincimento psicologico nell’aver ottenuto una grande vittoria con la mancata presenza dell’intera maggioranza all’appuntamento in casa socialista. E, comunque, con l’aver dimostrato al popolo di Cetraro di aver a cuore le sorti della città, prima dei loro interessi di posizione politica e amministrativa.

Ma, prima o poi, scopriremo il recondito “disegno golpista” che era a fondamento di quanto avvenuto in Cetraro nei giorni scorsi. E, certamente, sarà nostra cura renderlo manifesto alla pubblica opinione.

Solo così – conclude Losardo – in questo stato di decadenza etica e morale della politica paesana forse, potrà nascere un processo di rigenerazione culturale del mandato elettivo, di cui la nostra massima istituzione ha assoluto e vitale bisogno».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it 

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