SAN LUCIDO (Cs) – L’Asd Races Finance Volley San Lucido, che milita nel campionato nazionale di Volley di Serie B2, e di cui è presidente Giuseppe Ambrosi, si è vista approvare e finanziare dalla Regione Calabria – a sua volta in collaborazione con il dipartimento del Servizio Civile Universale – il progetto denominato “New Generation – Benessere in movimento”.

«Ancora una volta – si legge in una nota stampa – la Volley San Lucido dimostra il suo impegno per il sociale e, soprattutto, la sua attenzione per le giovani generazioni con iniziative a loro rivolte e che hanno lo scopo di promuovere i valori della solidarietà, dell’inclusione, dell’educazione civile e della salute».

Il presidente Ambrosi, in tal senso si è detto soddisfatto «che la società sportiva dilettantistica Volley San Lucido è risultata beneficiaria di un contributo pubblico erogato dalla Regione Calabria sinergicamente al Ministero delle politiche sociali attraverso il Servizio Civile Universale, nell’ambito di appositi programmi».

Il progetto affidato alla Asd Volley San Lucido è titolato “New Generation – Benessere in movimento”, «prevede: corsi gratuiti di Volley con allenatori ed istruttori federali per una durata di 5 mesi; giornate di confronto sulle tematiche di interesse sociale globale come il bullismo, la violenza di genere, la violenza sulle donne, i disturbi sempre più frequenti e diffusi legati alla cattiva alimentazione. Proprio quest’ultimo tema sarà affrontato per cercare di far comprendere a tanti giovani che i dati statistici legati all’incremento, fra di loro, che i danni causati dalla scorretta alimentazione sono divenuti allarmanti».

Questo tema sarà affrontato «dal dott. Giuseppe Mantuano, nutrizionista della società Volley San Lucido, che disquisirà sull’argomento dall’alto della sua esperienza clinica che lo mette di fronte a problematiche giovanili incentrate e causate dalla voglia di emulazione di falsi modelli di vita che
portano i ragazzi a pensare che l’”apparire” sia meglio che “essere”. Questo li porta ad essere in conflitto con il cibo perché rovinerebbe la loro immagine corporea».

Sono previsti anche «corsi di Break Dance curati da Francesco De Luca con la sua rinomata scuola
“Compadreusc”. Come si sa la Break Dance, originariamente è nata negli USA nelle strade di Harlem. Per
decenni si è diffusa ed evoluta, non solo come forma d’arte scenica ma anche e soprattutto come un potente strumento di socializzazione ed aggregazione fra i giovani di ambo i sessi. Questa bella e spettacolare danza urbana ha dimostrato di avere un grande e significativo impatto nel contrasto al bullismo, oltre che apportare grandi vantaggi al benessere psicofisico».

Il progetto si concluderà entro il mese di maggio prossimo con l’allestimento di una kermesse in una piazza del centro cittadino di San Lucido e contornata da esibizioni di pallavolo, musica e break dance.

Infine: «Allora ben vengano iniziative del genere che abbiano lo scopo di riportare al centro dell’attenzione la convivialità, il valore dello sport, il movimento e la sana competizione. Cose che nei tempi attuali di globalizzazione e di preponderanza dei social media, mettono in pericolo il senso civico della società come ambito in cui vivere le proprie esperienze, condizione necessaria per poter invertire il decadimento dei costumi e della civiltà della moderna società».

stefanjiasapienza@calabriainchieste.it

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