AMANTEA (Cs) – Appello al Deputato della Lega Simona Loizzo, affinchè si prenda a cuore la vicenda della Tenenza Guardia di finanza di Amantea, oggi allocata in una struttura sita in via Dogana non idonea a un corpo militare, per l’assenza di diversi requisiti che, tra l’altro, dovrebbero essere presenti per legge.

A spiegare la situazione, l’Avv. Filomena Falsetta, Responsabile dei Rapporti dell’On. Loizzo con gli Organi di Sicurezza.

«Il Deputato non ha mancato di ascoltare quel richiamo – si legge nella nota -, dimostrando ancora una volta di rappresentare un’istituzione di comunità, con il suo mandato parlamentare, che affaccia sul porticato tra Stato e società civile, e che è espressione di potere democratico e di garanzia costituzionale».

Un appello, quello accolto nell’immediatezza dal Deputato, che «evidenzia, riguardo all’attuale sistemazione della tenenza della Guardia di Finanza di Amantea, la totale assenza dei requisiti previsti dalle norme e dai regolamenti vigenti in ambito distributivo funzionale, in materia di sicurezza attiva e passiva, di segretezza e riservatezza, che devono essere conformi alle prescrizioni tecniche emanate dal Comando Generale; nonché dei requisiti dimensionali e di quelli tecnico-costruttivi, che prevedono che le caserme debbano essere ben distinte e delimitate rispetto ad eventuali fabbricati o corpi di fabbricato contigui».

Le caserme, infatti «devono rientrare in edifici idonei per tipo, specie e stato delle infrastrutture, sicurezza e difendibilità, e perfettamente rispondenti ai moderni standard infrastrutturali».

Le stesse «devono presentare possibilità di accasermamento del personale e di adeguata sistemazione delle armi, dei mezzi in dotazione e di altri materiali sensibili, oltre ad una funzionalità degli annessi servizi igienico-sanitari, idrici, elettrici, termici, e ad un’adeguata attrezzatura antincendio, nonché il possesso dei requisiti in materia antisismica e di contenimento del consumo energetico».

Alla luce di ciò «è chiaro che non si può assolutamente prescindere dalla necessità di garantire, nelle strutture destinate alla sicurezza pubblica, idonee condizioni di benessere del personale militare, in quanto quella garanzia implica la possibilità di fruizione di quello stesso benessere anche da parte della collettività, oltre ad implementare le garanzie di sicurezza e la vita di comunità».

Pertanto, «è fondamentale maturare la consapevolezza che l’integrazione del comprensorio militare con il tessuto sociale non si realizza gettandolo nella confusione urbana, bensì innalzandolo al di sopra della stessa, così com’è alto il servizio reso al territorio, affinchè possa sostenerlo, migliorarlo, rigenerarlo».

La Deputata Loizzo, nella sua qualità di componente della Commissione Cultura, si è detta pronta ad «inserire nel processo di contaminazione tra rigenerazione territoriale e cultura, al quale la Parlamentare ha già dato un  impulso determinante attraverso importanti iniziative a tutela del patrimonio culturale calabrese, anche la valorizzazione delle caserme e delle opportunità strategiche e funzionali che queste offrono, innescando sul territorio una sinergia interistituzionale tra tutti gli organismi e attori del sistema sicurezza».

Articolo PrecedenteArrestato dalla Volante in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente
Prossimo ArticoloRimpasto di giunta: in bilico la poltrona dell’assessore esterno Vetere