Il Tribunale di Catanzaro

PAOLA (Cs) – Sono stati tutti rinviati a giudizio gli imputati coinvolti nel processo denominato “Affari di famiglia” e che vede, tra le persone, coinvolte anche il consigliere comunale di Paola Alessio Samà. Il rischio che il Comune di Paola possa vedersi arrivare la Commissione di Accesso si fa sempre più tangibile.

Ma procediamo con ordine. Nei giorni scorsi nell’udienza preliminare tenuta presso il Tribunale di Catanzaro erano stati ammessi al rito premiale, i maggiorenti della cosca Calabria-Tundis, presunti gregari e persone accusate di essere spacciatori di droga: Pietro e Fabio Calabria, Andrea Alò, Gianluca Arlia, Eugenio Filippo, Raffaele Conforti, Eugenio Logatto, Luca Mandarino, Gabriele Molinaro, il boss cosentino Roberto Porcaro, Vincenzo Senatore, Andrea Tundis, Emanuele Tundis, Federica Tundis, Michele Tundis, Davide Vommaro, Cristian Vommaro, Giovanni Vattimo, Lucio Bruno.

Per tutti questi ci sarà l’udienza l’8 maggio presso il Tribunale di Catanzaro.

Mattia Garibaldi ha invece chiesto la messa alla prova.

Gli altri 32 imputati che hanno scelto il rito ordinario questo pomeriggio sono stati tutti rinviati a giudizio.

Si tratta di Gianluca Ambrosi, Massimiliano Biscardi, Dalvio Bruno, Francesco Alessandro Bruno, Giuseppe Calabria, Paolo Carbone, Salvatore Caruso, Paolo D’Amato, Francesco De Rose, Giovanni Fiore, Giovanni Garofalo, Michele Iannelli, Giuseppe La Rosa, Francesco Lenti, Giovanni Lenti, Silvestro Lenti, Mario Maiolo, Marco Manfredi, Emilio Mantuano, Vincenzo Nesci, Francesco Oro, Albino Sammarco, Alessio Samà, Claudio Santoro, Andrea Santoro, Alessandro Serpa, Francesco Serpa, Giovanni Tenuta, Francesco Trotta, Giovanni Vattimo, Pamela Vilecco e Vommaro Marincolo Luca.

La prima udienza per questi imputati è fissata per il primo luglio

Fanno parte del collegio difensivo gli avvocati: Giusaeppe Bruno, Armando Sabato, Gino Perrotta, Francesco Santelli, Roberta Provenzano, Carmine Curatolo, Pierfrancesco Perri, Libero Borsani, Adolfo Cavaliere, Emilio Perfetti.

 

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