Home Calabria Dottoressa minacciata dal parente di un paziente: “Ti brucio l’auto”

Dottoressa minacciata dal parente di un paziente: “Ti brucio l’auto”

Situazione davvero esplosiva al pronto soccorso del nosocomio "Iannelli"

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L'ospedale di Cetraro

CETRARO (Cs) – Situazione sempre incandescente al Pronto soccorso dell’ospedale di Cetraro. Ogni giorno che passa è sempre peggio.

Pazienti psichiatrici gravi attendono per giorni prima di essere trasferiti in altri presidi per il trattamento sanitario obbligatorio (tso) e nel frattempo continuano a restare parcheggiati in barella nel reparto insieme ad altri pazienti.

Da stamattina in Pronto soccorso ci sarebbe anche un giovane di 27 anni, tenuto sotto sedazione perché affetto da gravi disturbi psichiatrici, in attesa che si liberi un posto per il tso in qualche altro ospedale in Calabria o in altre regioni.

Accanto ai pazienti psichiatrici ci sono anche gli anziani i cui parenti sollecitano i medici per il ricovero dei loro cari in reparti inesistenti. Richieste che i medici non riescono a soddisfare con il risultato di continue aggressioni fisiche verbali e persino minacce.

Una dottoressa sarebbe stata minacciata dal parente di un paziente di  bruciarle l’auto se non procedeva al ricovero presso il “Iannelli”.

Una situazione davvero esplosiva che l’esiguo personale sanitario del reparto e dello stesso ospedale, non riesce più a gestire. Mentre le aggressioni verbali e le minacce a medici e paramedici da parte di parenti inferociti che non sanno più a quale santo rivolgersi sono ormai all’ordine del giorno.

Il reparto di Psichiatria, che ha solo sei posti perennemente occupati, è rimasto con due soli medici, costretti a turni di lavoro massacranti per cercare di soddisfare le continue e pressanti richieste di soccorso.

L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza non è ancora intervenuta sulla delicata questione della carenza di personale in un presidio come quello di Cetraro che accoglie una vasta utenza, soprattutto dall’Alto Tirreno cosentino, che confida nelle rapide risposte del presidio ospedaliero cetrarese spogliato ormai di ogni cosa. Un sogno che, purtroppo, si infrange con la dura e triste realtà della sanità calabrese.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it

 

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