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Brigadiere uccise luogotenente, incapace di intendere e volere

Il 27 ottobre sparò e uccise il comandante dei carabinieri di Asso per poi barricarsi nella caserma

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MILANO – E’ stato dichiarato incapace di intendere e di volere il brigadiere Antonio Milia che lo scorso 27 ottobre sparò e uccise il luogotenente Doriano Furceri, comandante dei carabinieri di Asso (Como), uccidendolo, per poi barricarsi all’interno della caserma.

A stabilirlo l’esito dell’incidente probatorio davanti al Tribunale militare di Verona che ha comportato la revoca della custodia cautelare per l’ex militare.

Il suo avvocato Roberto Melchiorre, che aveva chiesto l’incidente probatorio, ha spiegato che l’uomo è ancora in carcere perché si è ora alla ricerca di una Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) in cui portare Milia che è comunque stato ritenuto socialmente pericoloso.

La Rems più vicina, per esempio, Castiglione delle Stiviere, ha una lista d’attesa di un anno e Milia ha bisogno di cure mediche e psichiatriche.

A questo punto, la Procura militare potrebbe chiedere un rinvio a giudizio per definire l’incapacità di Milia al momento del fatto, oppure un non luogo a procedere. “Rimane la questione di eventuali altre responsabilità dietro questa tragedia – ha spiegato il legale – causata da una lunga e complicata storia psichiatrica”.

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