Home Politica “Cetraro: periferia nord di Fuscaldo, periferia sud di Belvedere Marittimo”

“Cetraro: periferia nord di Fuscaldo, periferia sud di Belvedere Marittimo”

"Noi con l'Italia" protesta per la chiusura della filiale di Banca Intesta e accatta gli amministratori comunali

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L'ex assessore comunale Pino Losardo, coordinatore di Noi con l'Italia

CETRARO (Cs) – La sezione cittadina del movimento “Noi con l’Italia”, coordinata dall’ex assessore comunale Pino Losardo, denuncia la presunta spoliazione in atto a danno della località del Porto, partendo dalla chiusura della filiale di Banca Intesa, bacchettando l’amministrazione comunale cittadina.

Secondo Losardo, infatti, Cetraro sarebbe ridotta a “periferia nord di Fuscaldo” ed anche a “periferia sud di Belvedere Marittimo.

Vediamo perché.

“A furia di scassare il sistema da “dentro”, si finisce per farci l’abitudine e accettare, senza muovere ciglio, anche le più dure picconate ai diritti civili e ai servizi pubblici, che vengono puntualmente inferte, da fuori, alla nostra città”, è la premessa di Losardo.

Che poi entra nel merito: “La chiusura della Filiale cetrarese di “Banca Intesa-San Paolo”, avvenuta in data 24 marzo 2023, è uno degli esempi più chiari e lampanti di come una picconata esterna, inferta alla nostra città senza alcuna possibilità di contraddittorio, sia stata accolta dagli attuali amministratori senza batter ciglio e nel più assoluto dei silenzi che seguono, solitamente, una improvvisa e catastrofica calamità naturale”, afferma nella sua nota di analisi politica.

“Quando ci sarebbe stato più bisogno di una Istituzione comunale forte ed autorevole, risoluta e lungimirante – spiega ancora – che avesse subito affrontato questo problema e disposto tutte le necessarie iniziative per risolverlo in tempi brevi, ecco che l’Amministrazione pro-tempore non perdeva l’occasione propizia per mostrare tutti i suoi limiti e le sue inadeguatezze“.

E, ancora, aggiunge: “Riteniamo che qualsiasi altra amministrazione comunale, diversa da quella attuale, non avesse indugiato un solo attimo ad indignarsi nel leggere la “nota”, diffusa da “Banca Intesa-San Paolo”, nella quale si esponevano le ragioni relative alla chiusura della Filiale di Cetraro! Motivazioni per niente rispettose verso una città, di cui è stata ospite per oltre mezzo secolo, e che ne deturpano l’onore e l’immagine. Considerata, semplicemente, subalterna ad altre realtà comunali viciniori e, pertanto, la più indicata a favorire, con la soppressione della Filiale in essa contenuta, “un piano di ottimizzazione dell’assetto territoriale volto a garantire una maggiore specializzazione dei punti operativi”.

“La nuova Filiale di appoggio per Cetraro, pertanto, sarà quella di Belvedere Marittimo”. Il punto da cui partire, adesso, è capire fino a che punto questa amministrazione comunale considera necessaria e imprescindibile la presenza di almeno una Filiale Bancaria nelle mura cittadine! Il suo lungo e frastornante silenzio sul tema, sembra dire che, nella nostra città, di una Banca se ne può anche fare a meno. Come sarebbe bello se questi galattici nostri governanti capissero, finalmente, che al cospetto di un sempre più critico e sconvolgente stato di recessione economica interna, che deprime sistematicamente qualsiasi iniziativa imprenditoriale, commerciale, artigianale, dando vita ad un inarrestabile nuovo processo di emigrazione e di spopolamento della città.

E, ancorpiù aggravato da una condizione di dissesto economico-finanziario delle Casse comunali, del quale non si riesce a trovare, da due anni, la più idonea ed efficace procedura di ripiano del debito, a quale miglior sostegno creditizio si potrebbe pensare,  come accompagnamento ad una possibile ripresa e successivo sviluppo, se non a quello di una Banca, perfettamente integrata con lo stesso territorio?

Non è possibile, sempre, intervenire a babbo morto o subito dopo che qualche forza politica di opposizione denunci un grande problema o solleciti un interessamento istituzionale alla sua soluzione! Tra poco tempo, il “bilancio consuntivo 2022” ci dirà esattamente come siamo messi in questa nostra sventurata città!

Intanto, sarebbe bene che, per l’assenza di qualsiasi Istituto di Credito nell’intero territorio comunale, cominciassimo ad informare i probabili turisti e visitatori della città delle “Sirene di Ulisse” che, per nostra pura convenienza, facciamo parte, ormai, della periferia nord di Fuscaldo e della periferia sud di Belvedere Marittimo. Con tutto il rispetto che portiamo, naturalmente, alle due ridenti e bellissime città di Fuscaldo e Belvedere”, conclude Losardo.

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