Home Attualità Lupo strangolato e scuoiato, imputato inchiodato da esame dna e celle telefoniche

Lupo strangolato e scuoiato, imputato inchiodato da esame dna e celle telefoniche

Nel processo penale a carico dell'allevatore è parte civile la Lega anti vivisezione

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Un processo

LIVORNO – Il fatto è accaduto ad aprile 2017. Il lupo era stato prima strangolato con un laccio, poi scuoiato e poi appeso ad un segnale stradale al confine tra Suvereto e Monterotondo marittimo, tra le province di Grosseto e Livorno. A completare quell’atto di estrema crudeltà al povero animale era stato affisso anche un cartello con una frase scritta a mano: «No agli abbattimenti – Si alla prevenzione».

Le sofisticate metodologie di indagine hanno consentito di individuare in un giovane allevatore di Riotorto, Salvatore Fais, il presunto autore dell’efferato atto e di rinviarlo a giudizio. La Lav è stata ammessa come parte civile nella prima udienza  del processo, affinché  l’uomo  sia condannato.

Nel corso dell’udienza di giovedì presso il Tribunale di Grosseto, sono stati sentiti i Carabinieri che hanno effettuato le indagini e che hanno scoperto che le impronte digitali e le tracce genetiche rilevate sul cartello appeso al lupo appartengono, con certezza, all’imputato.

Dall’analisi delle celle telefoniche aveva confermato la presenza dell’utenza cellulare, intestata allo stesso imputato, proprio nella zona dove è stato ritrovato il lupo ucciso, in un orario compatibile con il successivo ritrovamento dell’animale.

«L’uccisione di un lupo è una grave violazione delle norme nazionali ed europee poste a sua tutela – fa sapera la Lav –  Un atto violento e inaccettabile che deve essere perseguito e punito con il massimo della pena ora confidiamo che queste inoppugnabili evidenze scientifiche raccolte dai Carabinieri, conducano alla condanna esemplare dell’imputato».

«Il fatto che il lupo possa predare gli animali negli allevamenti non può mai rappresentare una giustificazione per la giustizia fai da te – ha detto Massimo Vitturi responsabile Lav, Animali selvatici – come accaduto in questo caso. Esistono strumenti di prevenzione estremamente efficaci utilizzati anche in Maremma. Gli allevatori che non si affidano a questi sistemi diventano quindi gli unici responsabili delle predazioni, considerato che la presenza dei lupi è oramai consolidata da anni».

La prossima udienza è stata fissata per il 16 novembre 2023.

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