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Rubano Mercedes da 60mila euro a un imprenditore cetrarese e la riducono in carcassa

La costosa automobile depredata di tutti i pezzi e poi abbandonata in una campagna nel Barese

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CETRARO (Cs) – Auto rubata ad un giovane imprenditore di Cetraro: dopo tre giorni i carabinieri ritrovano la carcassa nelle campagne di Terlizzi, in provincia di Bari.

Il giovane si era recato nei giorni scorsi in quella cittadina con la sua vettura, una Mercedes Cla acquistata nuova nel 2022 e pagata ben 60 mila euro, per un battesimo. Durante la notte, ladri esperti del mestiere, sono entrati in azione riuscendo a portare via il mezzo in un batter d’occhio e senza far scattare l’allarme.

La mattina dopo la brutta sorpresa. L’auto era sparita dal parcheggio. Subito il giovane si è recato dai carabinieri della locale stazione per sporgere denuncia di furto sperando che il mezzo venisse ritrovato.

Speranze che, purtroppo, sono andate subito in fumo quando i militari dell’Arma gli hanno spiegato che nella zona di Andria e Cerignola c’è un’organizzazione criminale che gestisce un vero e proprio business di furti di auto di lusso. Le vetture rubate prima vengono smontate e i vari pezzi rivenduti come parti di ricambi. Un’operazione minuziosa fatta, molto probabilmente, anche da specialisti carrozzieri che lascia indenne soltanto il telaio dei mezzi, poi abbandonati nelle campagne.

L’auto viene rubata al massimo entro cinque minuti e dopo che i ladri sono all’interno attivano un dispositivo che oscura il segnale satellitare gps in modo tale da renderlo inutilizzabile.

Ma succede anche che altre macchine rubate, imbarcate dal porto di Brindisi finiscono direttamente in Albania dove avviene l’operazione di smontaggio, cambiando anche il numero di telaio. E nonostante ogni pezzo del veicolo abbia una matricola i ladri riescono, ugualmente, a venderli tutti.

A volte le auto sono rubate persino in pieno giorno e senza che i carabinieri siano allertati. I militari dell’Arma, nonostante la carenza di uomini e mezzi, fanno quello che possono per contrastare il dilagante fenomeno che, il più delle volte, lascia impuniti gli autori di questi reati.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it