PAOLA (Cs) – E’ in esecuzione da stamattina, finalmente, l’ordine di rimozione e quindi di bonifica dell’amianto dalla palazzina sede delle Poste Italiane di viale dei Giardini di Paola, sulla costa tirrenica cosentina (https://www.calabriainchieste.it/2023/06/15/palazzo-delle-poste-lotta-al-cancro-ordine-di-rimozione-dellamianto/).

Un luogo dove, negli anni, è stata sterminata dal cancro una intera famiglia di Paola, la cui unica sopravvissuta, Antonella Politano, sta combattendo una lunga battaglia civile e giudiziaria per vedere riconosciute le sue tesi e affermati i suoi diritti.

Antonella ha perso tutti i suoi parenti: i genitori, le sorelle, una zia e, in ultimo, più recentemente, il marito, ucciso dalle medesime neoplasie che negli anni hanno colpito tutti gli altri familiari di Antonella.

Bisogna dunque fare chiarezza rispetto alle denunce della donna e alla sua lunga battaglia, perché se la sua tesi fosse vera, allora l’amianto non lo hanno ingerito solo Antonella e la sua famiglia ma anche altri abitanti del quartiere.

Bisognerebbe dunque censire tutti i malati di tumore di quella zona colpiti dalle medesime neoplasie.

Antonella Politano ha inoltre chiesto alla Procura della Repubblica di Paola di aprire una botola recintata tantissimi anni addietro, sempre nella proprietà delle Poste, dove la stessa sostiene essere stati interrati materiali pericolosi appartenenti alla vecchia centrale smantellata in fretta e furia di notte, quando ancora lei era ancora ragazza, da persone che indossavano tute protettive.

Se fosse vero quanto affermato da Antonella il pericolo per la salute pubblica riguarderebbe tutta la comunità e non solo la sua famiglia.

Oggi, dunque, è iniziata la bonifica del sito, dove la famiglia di Antonella ha abitato per diversi decenni e dopo il papa lavorava.

Domani gli operai specializzati porteranno via quattro vasche posizionate sul terrazzo più tre custodite in un antico lavatoio. 

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