Marco Minervino, Maria Rosaria Città e Francesca Sbano

PAOLA (Cs) – Con un lungo durissimo intervento politico, registrato oggi in consiglio comunale a Paola, la consigliera comunale Maria Rosaria Città, dimessasi settimane addietro dal gruppo dinataliano assieme al collega consigliere Marco Minervino e all’assessora Francesca Sbano, invita quest’ultima a fare un passo indietro rispetto alle sue dimissioni dalla giunta Politano e, contestualmente, stigmatizza ferocemente l’azione de La Migliore Calabria che avrebbe cercato di manipolare gli eletti e tentare di far cadere l’amministrazione comunale in carica.

Proponiamo di seguito l’intervento integrale della consigliera Città, registrato oggi in consiglio comunale.

«È doveroso per me oggi intervenire e preferisco farlo subito per non lasciare qualsiasi tipo di equivoco o dubbio a chi ha omesso o voluto oscurare in questo ultimo periodo la mia scelta protocollata di dimissione dal gruppo consiliare la “Migliore Calabria”, avvenuta insieme al consigliere Marco Minervino e a cui sono seguite, conseguentemente, le dimissioni dell’assessore al bilancio, la dott.ssa Francesca Sbano.

Questa decisione é stata preceduta da un lungo periodo di silenzio e ciò denota che, quanto sto per dire, é frutto di un attenta e accurata analisi e riflessione.
Perché si sa, c’é chi utilizza i canali social, l’unico mezzo che forse gli é rimasto a disposizione per parlare o per fare mera propaganda.

E c’é chi, invece, come me, ricopre un ruolo istituzionale, e ciò che accade,
al di fuori della mia vita personale e privata, preferisce raccontarlo nelle sedi opportune e che mi competono.

Vi dico la verità, non é mai facile parlare in questa assise e penso proprio che per me sarà sempre così, perché sento sempre, ancora oggi, lo stesso peso con cui mi sono seduta qui
un anno fa. Un peso fatto di enorme responsabilità… e per me lo sapete bene tutti, lo é stato ancora di più.

Quindi è arrivato per me oggi, il momento di fare chiarezza e di dare le dovute spiegazioni che stanno alla base di una decisione forte e assolutamente sentita.

Ho iniziato 14 anni fa il mio percorso politico (consigliere Signorelli se ben ricorda abbiamo affrontato insieme una parte di questo percorso nelle giovanili di partito, così come con l’assessore Sbano); dopo 14 anni di militanza politica, sempre dalla stessa parte, arrivare a distaccarmi da un gruppo é perché alla base sicuramente vi sono delle motivazioni serie e valide che mi hanno spinto verso tale strada.

Sono stata lasciata completamente sola. La mia entrata in consiglio comunale… che non avrei mai voluto che avvenisse, non cosí…! Mi sono fatta carico di un qualcosa più grande di me, di un qualcosa che mai mi sarei immaginata prendesse la piega di cui oggi siamo qui a parlare…

Una piega e una decisione, la mia, che non nasce oggi, ed é questo quello che voglio fortemente sottolineare. La rottura con il mio gruppo di appartenenza é avvenuta poco dopo essermi seduta su questa sedia, perché se é vero che siamo qui per rappresentare un popolo che ci ha voluti democraticamente alla guida di questa città,
io non ci sono stata sin dall’inizio ai giochi della vecchia politica fatti di pressioni e manipolazioni volti soltanto, a un mese all’elezione, a far cadere questa amministrazione!!! Questa é la pura verità!

Perché se oggi si grida alle dimissioni, questo é un quadro ben progettato, non ora, ma non appena abbiamo messo piede qui dentro!

Non a caso, non é stata proferita alcuna parola sulle nostre dimissioni dagli stessi vertici del gruppo, forse perché si é voluto l’attenzione altrove…

Sono qui oggi appunto per dire, che non serve strumentalizzare questioni importanti per portare avanti un quadro che non troverà mai la sua cornice, dal momento in cui persone come me non saranno mai complici e né mai si faranno trascinare nel vortice di chi oggi si veste da salvatore ma che in realtà diabolicamente gioca a nascondino.

Non staró mai seduta qui per farmi comandare da qualcuno per attuare sporchi giochi di potere o addirittura per farmi mandare qualche messaggino whatsapp per poi intervenire come é accaduto per qualcun altro. 

Ció che ho sempre detto in quest’aula é sempre partito da ciò che penso e in cui credo,
da ciò che ho studiato e dalla spinta della fiducia riposta dalle persone che hanno creduto e che credono nel mio operato. Ne ho lette di ogni in questi mesi!

Addirittura che io sia stata fidelizzata da Politano e dagli Sbano.
Bene, questa é anche la giusta occasione per ringraziare l’intera maggioranza perché mai la loro vicinanza nei miei riguardi é andata a interferire con la scelta di uscire dalla Migliore Calabria!

A maggior ragione, intendo ringraziare lei, Sindaco, che avrebbe potuto benissimo approfittare della mia situazione di distacco dal mio gruppo già da un anno ma che invece ha sempre fatto in modo di evitare che si arrivasse a tutto questo.

Questo ha avvalorato ancora di più la mia posizione di sostegno e supporto nella sua figura e di piena fiducia nella sua squadra di governo.

Non per ordine di importanza, intendo ringraziare volgendo un pensiero e un’analisi per il lavoro svolto, l’amica Francesca Sbano, già assessore al Bilancio, dimissionaria.

La sua presenza era per me – ma credo in questo di poter parlare a nome di tutta la maggioranza – fonte di garanzia, dato il suo modo di operare nell’interesse della cosa pubblica e ponendo lei sempre al primo posto criteri di trasparenza e di ricerca della soluzione giusta per le casse dell’ente, in un periodo in cui la drammaticità della situazione è stata da più parti sollevata.

Le sue dimissioni, per come la conosco, sono state sicuramente un passaggio politico necessario, considerata la fuoriuscita di ben due consiglieri dal gruppo politico originario della Migliore Calabria, che di fatto non esiste più per come proposto alla Città.

Riconosco e riconosciamo alla dott.ssa Sbano un senso di responsabilità politica!
Lo facessero altri, non uno ma 2000 passi indietro, date le sonore bastonate che l’opinione pubblica costantemente gli ha offerto in anni di attività politica in cui a fronte di un avanzamento personale non c’è stato altrettanto sviluppo della città.

E qualcuno ritiene anche di poter insegnare politica dott.ssa Sbano?
I risultati per il Paese dove sono? In anni di attività amministrativa dove si è stati?

O pensiamo che la politica si fa solo congelando pagamenti e ruoli che altri dovranno poi inviare o fornendo buoni pasto alla bisogna più convenevole?

No! Cara dott.ssa Sbano le sue scelte, anche difficili, sono state le nostre scelte,
anche di chi ci siede accanto e che dovrebbe dichiarare da che parte sta, e non continuare nella politica della demagogia che ha determinato solo immobilismo in questo paese,
o che avrebbe voluto palesare un’altra volta l’inaffidabilità di un gruppo rispetto ai suoi alleati, per la spasmodica ricerca di primogeniture che non gli spettano.

Salvo non ci si renda conto che qualcuno si sta prendendo a schiaffi da solo… salvo non si voglia dire che a qualcuno piace stare con 2 piedi in 4 scarpe …

Dott.ssa Sbano, Lei, che ricordo è stata anche eletta consigliere e tengo a precisare, così come i sottoscritti, non con i voti di un gruppo (che non ci sono stati) ma con l’impegno a ricercare consenso tra le persone per bene; Lei è garanzia per il nostro gruppo che vorrebbe continuare a sostenere la sua attività o quanto meno riaverla in questa amministrazione.

Quindi la invitiamo a ripensare alla sua decisione, perché Lei più di altri ha diritto a stare qui, non fosse altro per i sacrifici sostenuti nel tentativo di rimettere la barca sulla giusta rotta ..

Tentativo che a qualcuno non piace perché, nel remare contro, si sta rendendo conto che le vele sono ormai gonfie e i nodi saranno presto sciolti sotto gli occhi di tutti.

La mia, la nostra fuoriuscita dalla Migliore Calabria é un atto di consapevolezza e di libertà.
Perché siamo menti pensanti e libere e si sa, persone come noi molto spesso risultano essere scomode…»

Successivamente è intervenuto il collega Marco Minervino che ha denunciato motivazioni sostanzialmente identiche alla base della sua fuoriuscita da La Migliore Calabria, contestando i dinataliani sulle posizioni assunte sia rispetto ai lavori alla galleria Santomarco e sia in merito alla vicenda dell’ospedale di Paola.

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