Home Calabria Estumulata la salma del maestro di musica Gianni Mazzei per consentire l’autopsia

Estumulata la salma del maestro di musica Gianni Mazzei per consentire l’autopsia

Stamattina operazioni tecniche irripetibili tra Paola, Fuscaldo e Cosenza. Nove gli indagati per omicidio colposo

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Gianni Mazzei

PAOLA (Cs) – Il Pubblico ministero Maria Porcelli, titolare del fascicolo di indagini avviate a seguito della denunzia querela sporta tramite l’avvocato Ennio Abonante dai congiunti del maestro di musica fuscaldese Gianni Mazzei, deceduto in Fuscaldo il 13.8.2023 (https://www.calabriainchieste.it/2023/09/22/morte-del-maestro-di-musica-gianni-mazzei-la-procura-iscrive-sei-persone-nel-registro-degli-indagati/), nella tarda mattinata del 28.9.2023, ha conferito ai ctu Bernardo Silvio Cavalcanti e Vannio Vercillo, rispettivamente medico legale e anatomo patologo, l’incarico peritale per stabilire la causa del decesso del Mazzei e per verificare la tempestività dei soccorsi e se la tipologia degli stessi è stata consona alla patologia accusata e se, diversamente, praticando le cure adeguate, poteva essere salvato.

Erano presenti la signora Sonia Leta, moglie di Mazzei Gioacchino, l’avvocato Ennio Abonante, in rappresentanza delle parti offese, nonché gli avvocati dei nove indagati, Luca Fiorita, Sabrina Mannarino, Erik Siciliano, Arianna Bartolo, Giuseppe Bruno, Luciano Vommaro e Francesco Sapone, componenti dell’equipaggio dell’auto non medicalizzata giunta dopo quarantasei minuti dalla chiamata, il personale della ambulanza partita dalla PET di Amantea, il medico e l’infermiere dell’elisoccorso e l’operatore della centrale operativa del 118 che ha ricevuto la chiamata ed ha inviato i soccorsi.

Immediatamente dopo il giuramento, presso il cimitero di Cosenza, sono iniziate le operazioni peritali, previa estumulazione della salma di Mazzei, avvenuta nella mattinata presso il cimitero di Fuscaldo, dove il feretro sarà trasportato a conclusione dell’esame autoptico.

L’avvocato Abonante, sia pure nell’assoluto rispetto del principio della presunzione di innocenza e pur specificando che l’iscrizione nel registro degli indagati, naturalmente, è un atto dovuto adottato a garanzia degli indagati medesimi, al fine di consentire alla pubblica accusa di disporre, in contraddittorio, operazioni non ripetibili, è un risultato, per nulla scontato, che certifica che sono stati forniti elementi idonei e sufficienti a supportare la denunzia e per consentire al Giudice di disporre quel tipo di indagini.

La famiglia Mazzei Leta, da parte sua, è «fiduciosa nell’operato della Magistratura e chiede solo di conoscere la verità, con l’auspicio che alla fine delle indagini si possa fare piena luce sul tragico evento che, in una calda domenica di estate, ha colpito il loro congiunto».

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