PAOLA (Cs) – Il liceo “Galileo Galilei” di Paola rischia di scomparire a causa di una dimenticanza (o un errore) della Provincia di Cosenza nell’ambito del piano di dimensionamento scolastico.

L’Istituto scolastico superiore di Paola non ha infatti raggiunto l’autonomia perché l’originaria proposta, sottoposta all’attenzione di sindaci e dirigenti scolastici, sabato 14 ottobre, presso i saloni della Provincia, è stata modificata nell’ambito di un ribaltone finalizzato verosimilmente ad accontentare alcuni territori.

Politici e burocrati della Provincia hanno lasciato la scuola sottodimensionata, con 490 alunni, mentre la condizione necessaria e sufficiente per raggiungere la cosiddetta autonomia è di 600 alunni.

Ma andiamo con ordine.

La finanziaria dello scorso anno, com’è noto, ha introdotto il dimensionamento scolastico e ogni regione ha dovuto emanato proprie linee guida.

In provincia di Cosenza si è deciso di chiedere il taglio di ben 29 autonomie, seguendo il criterio dettato dalla Regione di privilegiare quei centri in cui la popolazione è inferiore a 15mila abitanti e dove vi sono precise criticità (viabilità, criminalità e altri parametri).

La città di Paola supera i 15mila abitanti e non presenta criticità particolari, come ad esempio la viabilità, quindi è stato deciso di dimensionare gli istituti prevedendo un numero minimo di 600 alunni.

I vari consigli di istituto delle scuole di Paola hanno deliberato propriee proposte: gli istituti Gentili e Bruno hanno tentato di restare da soli, ma nella logica del comune di Paola, secondo le linee guida regionali, è stato ritenuto di accorpare le due scuole, facendo nascere un solo istituto comprensivo che raggiunge l’autonomia.

Il Pizzini-Pisani ha deliberato di restare da solo con i suoi 645 alunni, mentre il consiglio d’istituto del liceo Galilei, essendo sottodimensionato, ha chiesto di venire accorpato con qualsiasi istituto per raggiungere il limite minimo di 600 alunni.

L’Alberghiero (Ipsoea), dal canto suo, potendo contare su 300 alunni, ha deliberato di essere accorpato prioritariamente a una rete di istituti alberghieri o procedere a qualsiasi soluzione che potesse garantire l’autonomia.

Il Comune di Paola ha quindi proposto una delibera comunale, affermando quanto segue: Pizzini-Pisani da solo, Galilei da accorpare all’Alberghiero per raggiungere l’autonomia.

A Cosenza la sorpresa.

Sabato 14 ottobre, presso la sede della Provincia di Cosenza, alla presenza di sindaci e dirigenti scolastici, il piano di dimensionamento è stato improvvisamente stravolto: il liceo Galilei è stato accorpato a un pezzo del Pizzini-Pisani (liceo delle Scienze umane opzione Economico e sociale). Seguendo, quindi, una logica di affinità, autonomamente la Provincia ha ritenuto di accorpare il Galilei a questo “pezzo” di liceo, ubicato all’interno di un istituto tecnico. Il Pizzini-Pisani (tolto il Liceo opzioni scienze umane), invece, è stato accorpato all’Alberghiero.

E poi il ribaltone.

Lunedì, all’improvviso, l’imprevedibile ribaltone consumato dai burocrati della Provincia, verosimilmente consumato per accontentare alcuni territori “amici”.

Dopo avere comunicato il piano a sindaci e dirigenti scolastici, il consiglio provinciale ribalta il tutto su Paola ma non si accorge di accorpare il Pizzini-Pisani all’Aberghiero, lasciando dentro il pezzo di scienze umane (950) e quindi lasciando il liceo Galilei sottodimensionato a 490 alunni.

Dal Galilei di Paola è subito partita una Pec all’indirizzo della Provincia per chiedere di correggere l’errore o presunto tale, in autotutela, ma ancora nessun riscontro pare essere giunto presso l’Istituto di via Mancini di Paola.

È un fatto incredibile quanto accaduto a Paola: il liceo è allo stato senza autonomia e rischia di chiudere o essere trasferito altrove e Paola subirebbe l’ennesima spoliazione.

Attendiamo dunque chiarimenti dalla Provincia di Cosenza: info@calabriainchieste.it

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