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A Fagnano Castello un evento sulla violenza di genere con esperti del settore

Convegno organizzato dall'associazione San Sebastiano con il contributo di Treccani agenzia regionale Calabria

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FAGNANO CASTELLO (cs) – Una nutrita platea ha seguito con particolare attenzione il convegno dal titolo “Dietro una grande donna c’è un piccolo uomo. Analisi della violenza di genere tra intervento e prevenzione” che si è tenuto sabato pomeriggio presso la sala polifunzionale a Fagnano Castello.

L’evento, organizzato dall’associazione culturale “San Sebastiano”, presidente Francesco Arena e dall’avvocato Eduardo Tarsitano con l’importante contributo del dottor Piero Bellizzi, responsabile Treccani, agenzia regionale Calabria, ha offerto numerosi spunti di dibattito, riflessione e sensibilizzazione su problematiche importanti come la violenza di genere, i diritti negati e il femminicidio.

Un tema, quest’ultimo, molto sentito dalla cittadinanza di Fagnano Castello, segnata dall’omicidio di Sonia Lattari, uccisa dal marito nel 2021.

Nel corso del meeting, moderato dalla giornalista professionista ed esperta in criminologia, Fiorella Squillaro, sono intervenuti: Sergio Caruso, psicologo, criminologo e direttore del Master in Criminologia Calabria; Fabrizia Arcuri, giornalista, esperta in criminologia e membro della commissione regionale anti ‘ndrangheta; Graziella Mazza psicologa e psicoterapeuta, presidente dell’associazione Formazione Promethes.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Raffaele Giglio e la visione di un breve video sul femminicidio, il convegno è entrato nel vivo con gli interventi degli esperti i quali hanno spiegato ai presenti le cause e le dinamiche relazionali della violenza di genere, gli aspetti psico-sociologici, nonché le conseguenze per i familiari delle vittime di femminicidio, figli e parenti, le cosiddette vittime secondarie loro malgrado, di eventi così drammatici.

Molto toccante la storia della più grande strage di massa mai avvenuta in Italia: la “strage di Buonvicino” del 1996.  Raccontata dalla giornalista Fabrizia Arcuri, parente di una delle sei vittime uccise dall’ex carabiniere Alfredo Valente perché non accettava la separazione dalla moglie. Una strage racchiusa in un libro “Sangue del mio sangue” scritto a quattro mani da Fabrizia Arcuri e dal criminologo Sergio Caruso.

Inatteso fuoriprogramma l’intervento di Vincenzo Arena, presidente dell’associazione Santissima Immacolata Concezione, il quale ha approfittato dell’evento pubblico per strigliare l’operato dell’amministrazione comunale. Nello specifico, per la vicenda della panchina rossa, in memoria di Sonia Lattari e di tutte le vittime di femminicidio, divelta da alcuni giovani poco redarguiti dall’amministrazione comunale che avrebbe fatto passare l’accaduto come una goliardata. Cosa non vera, come ha poi precisato il sindaco Giglio, in quanto si è rotta dopo che alcuni giovani si erano seduti sopra. Un fatto che ha molto turbato la figlia di Sonia Lattari, Giada, che ha lasciato la sala in lacrime.

L’incontro si è poi concluso con l’impegno da parte dell’associazione San Sebastiano e del sindaco Giglio a fare di più per lottare contro la violenza sulle donne attraverso varie iniziative volte a coinvolgere e a sensibilizzare, sempre di più la comunità su questa importante problematica.

Il convegno è stato seguito su Facebook in diretta streaming su iniziativa del centro culturale “Voce libera Fagnano”. 

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