Il pizzaiolo oggetto di minaccia

BOLOGNA – Giuseppe Rosa, pizzaiolo e innovatore (lui uno dei primi a proporre l’impasto senza glutine a Bologna) non se lo spiega tutto l’odio che il web gli ha riversato per l’idea di proporre ai clienti del suo ristorante di “Osteria Grande” anche (e non solo) un impasto fatto con farina di grillo in aggiunta alla lista delle pizze tradizionali. Eppure l’Unione europea ne ha autorizzato l’immissione sul mercato come nuovo alimento e c’è grande curiosità intorno a quella che già molti chiamano l’alimentazione del futuro.

La decisione del pizzaiolo, purtroppo, ha attirato le attenzioni degli haters, tanto da far scattare anche delle segnalazioni alla Polizia Postale: «Molti non hanno capito che non ci sarà solo quella, ma che si potrà semplicemente scegliere come è sempre stato».

Il diretto interessato, in un articolo veicolato sul web, ha riferito: «Sono stato io a portare a Bologna una delle prime pizzerie gluten-free, proprio come manifestazione della mia attenzione alle trasformazioni e alle evoluzioni delle esigenze dei clienti che nel caso della celiachia, diventa una questione di salute. Come dire che una pizza non si nega a nessuno insomma. Quando recentemente ho letto e sentito dei “nuovi alimenti” introdotti sul mercato dell’Unione Europea, soprattutto in luce dell’elevato apporto proteico che possono dare, mi sono incuriosito e insieme all’amico Claudio Voci (che è un epidemiologo) ho studiato meglio l’argomento ed è nato così il progetto “Nutripizza”, che si fonda proprio sull’idea di dotare un alimento come la pizza di valori nutrizionali bilanciati. A proposito della reazione di alcune persone, che in rete non si sono limitate a criticare la mia iniziativa ma mi hanno mandato anche messaggi minacciosi, non riesco ad essere così distaccato perché mi rammarica che ci sia tanta aggressività quando alla base di un progetto c’è tanta convinzione e tante determinazione. Chiarisco che le mie pizze non saranno tutte a base di farina di grillo. I clienti potranno decidere quale impasto vogliono per la loro, esattamente come accade per quelle integrali o senza glutine».

E, ancora: «Al momento il nostro impasto prevede il 15%-20% di farina di grillo e il restante farina di grano. E’ una proporzione alla quale siamo arrivati dopo tanti prove nella lavorazione e nell’assaggio. Devo dire che al contrario di quanto si dice, ovvero che la farina di grillo sappia un po’ di nocciola, che il gusto è praticamente identico a quello della pizza tradizionale. Valuteremo nel tempo se aumentare poi la percentuale di farina di grillo

 

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