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Difesa della costa, diffida del tribunale. Il dipartimento regionale chiama a raccolta Ministero e Comune

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Un tratto di cosata amanteana

AMANTEA – Il tribunale di Catanzaro ha inviato un atto di diffida e messa in mora a tutte le parti coinvolte nell’intervento per il “completamento delle opere di difesa a mare” (tra la foce del Savuto e il litorale di Paola).

Un provvedimento che ha spinto il dipartimento Infrastrutture e lavori pubblici della regione Calabria ha chiedere un incontro urgente con il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile e il comune di Amantea per addivenire ad una soluzione immediata della problematica in questione.

In particolare, nella missiva del dipartimento regionale, tra le altre cose, si legge: «Allo stato, con nota del 10 gennaio 2023, i progettisti incaricati hanno trasmesso il progetto definitivo che attualmente è in corso di verifica da parte dei tecnici del dipartimento scrivente». Tuttavia, «è ben noto agli organismi in indirizzo che le procedure amministrative, podromiche alla effettiva lavorazione e realizzazione delle opere pubbliche, sono soggette a tempistiche non compatibili con l’esecuzione delle stesse in modalità d’urgenza».

A tal proposito «stante peraltro l’incrociarsi, sempre nel tratto costiero insistente nel territorio del comune di Amantea, di ulteriori problematiche di difesa costiera analoghe a quella che occupa la presente, si ritiene che sia necessaria una più immediata e concreta concertazione operativa tra le diverse istituzioni a cui il provvedimento giudiziale de quo ha ordinato l’esecuzione delle opere di difesa».

Ne consegue, pertanto, che «la presente interlocuzione costituisce l’occasione idonea per sollecitare i destinatari istituzionali coinvolti ad un raccordo maggiormente efficace riguardo all’intervento per il quale siamo tutti coobbligati e tanto, soprattutto, per addivenire – ognuno per le proprie specifiche responsabilità e disponibilità, sia tecniche, sia finanziarie – a garantire rapidità e qualità dell’intervento a tutela degli interessi e dell’incolumità dei cittadini, loro malgrado coinvolti».

Infine, «si invitano il ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile e il comune di Amantea a fornire la propria disponibilità ad un incontro in presenza o in remoto che abbia a tema la questione di natura tecnica, finanziaria ed operativa connessa all’intervento in questione»

stefaniasapienza@calabriainchieste.com

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