La tomba danneggiata

FUSCALDO – E’ stato condannato a sei mesi di carcere e al pagamento delle spese processuali l’addetto al cimitero che, il 24 aprile del 2013, danneggiò la tomba del defunto di un residente del luogo, tramite asportazione di materiali, colpendo a bottigliate il figlio dell’estinto (dopo avergli rifilato due ceffoni) ed un cittadino intervenuto per sedare gli animi.

“Quella tomba te la metto su quattro mattoni” – avrebbe minacciato l’uomo, P.C., 62 anni, ex addetto del camposanto, adirato per sopraggiunte incomprensioni tra le parti rispetto alle somme di denaro pattuite per il servizio presto.

Passando, poi, alle vie di fatto, “spogliando” la tomba di oggetti installati sui marmi.

Querelato dalla parte, di rientro dal pronto soccorso, l’uomo è stato ora condannato dal Tribunale penale di Paola, nella persona del giudice Alberto Pugliese, per lesioni personali provocate sia al figlio del defunto e sia al cittadino che, con spiccato senso civico, era intervenuto per scongiurare il contatto fisico tra i due.

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