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Ospedali, Di Natale non si fida: “Occhiuto dica pubblicamente che la chirurgia resterà a Paola”

L'ex consigliere regionale: "Esiste una proposta di modifica del decreto 64 (allegata). Per sospendere la protesta ritiri quella bozza"

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L'ex consigliere regionale Graziano Di Natale

PAOLA (Cs) – “Esiste una proposta di modifica del decreto 64 (allegata in basso): per sospendere la protesta Occhiuto ritiri la proposta di modifica e dichiari pubblicamente che la chirurgia e l’emergenza urgenza resteranno a Paola. Diversamente scenderemo in piazza”.

E’ questo il monito di Graziano Di Natale, ex consigliere regionale della Calabria, che pungola il governatore Occhiuto e il centrodestra calabrese sul rischio di ridimensionamento dell’ospedale San Francesco di Paola, a favore del nosocomio Iannelli di Cetraro.

Di Natale va dritto alla questione: “Non servono rassicurazioni, parole, ma atti e fatti concreti, e per il momento l’unico atto concreto è la proposta di spostamento dei reparti”.

Dunque – è il senso dell’analisi politica del leader de La Migliore Calabria e del Partito Democratico: Occhiuto non faccia il furbo, né giri attorno alla questione: dica la verità. Non prenda tempo.

Ed in effetti, è ciò che sta accadendo. Occhiuto ha incontrato i giovani amministratori del Comune di Paola, tutti esponenti del centrodestra alle prime armi, e ha preso tempo, senza smentire l’iter di modifica del decreto Scura, in corso di esecuzione, né il ridimensionamento dell’ospedale San Francesco di Paola, in corso d’opera.

Ha preso tempo con sorrisi, pacche sulle spalle e selfie: “Non è stato fatto nulla”, ha riferito al sindaco Giovanni Politano. Ed, in effetti, è vero, perché l’operazione è ancora in atto e sarà conclusa a breve giro, salvo ripensamenti. Poi magari da qui a qualche giorno gli dirà: “E’ stato fatto, mi dispiace, ma ora è troppo tardi”.

Ecco perché Di Natale va all’attacco, sconfessando anche i compagni della sua stessa maggioranza in seno al Comune di Paola, perché l’ambiguità è tanta ed è sospetta, se è vero com’è vero che l’atto di pirateria politica contro l’ospedale di Paola è stato tenuto nascosto fino a quando è stato possibile.

Anche il Partito Democratico e la Migliore Calabria puntano i piedi sul caso degli ospedali del Tirreno: “Il possibile trasferimento dei servizi di chirurgia e dell’emergenza-urgenza dall’Ospedale di Paola presso quello di Cetraro rappresenta un preoccupante passo indietro rispetto alla crescita dei servizi del San Francesco indicata nel decreto n.64 e concretizzata dalle nostre battaglie“, denunciano in una nota.

I movimenti politici, rappresentati rispettivamente dai dirigenti Fabio Locane, Francesca Branchicella e Aldo Maria Cupello, così proseguono: “Sosteniamo l’azione di Graziano Di Natale, da sempre in prima linea per la difesa del diritto alla salute. È anche in questo caso il solo esponente politico a difendere il territorio denunciando una strana volontà politica della Regione Calabria”.

Pd e Migliore Calabria concludono: “Nessuno pensi che l’apertura del laboratorio di Emodinamica all’ospedale di Paola compenserà eventuale spoliazione di altri servizi. Rivogliamo l’emodinamica e la totale funzionalità di altri reparti. Potenziare tutti gli ospedali è l’unica soluzione per far cessare la migrazione sanitaria del Tirreno Cosentino”, concludono.

La bozza delle modifiche al decreto Scura
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