Home Cronache Il boss Patitucci al suo gregario: «Dai una mano a Pietro Calabria»

Il boss Patitucci al suo gregario: «Dai una mano a Pietro Calabria»

Ma sul Tirreno arrivano 10mila euro di cocaina scadente: «Farina, neanche per farci il pane»

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Intercettazioni dei Carabinieri del ROS

COSENZA – Inchiesta antimafia “Reset”: il capomafia organizzatore e promotore dell’associazione a delinquere, Francesco Patitucci, avvicina Giuseppe Piromallo, tra i più fedeli partecipi all’attività della potente cosca cosentina, e lo invita a “dare una mano” al gruppo delinquenziale del suo braccio tirrenico, Pietro Calabria, in quel tempo fiaccato da arresti.

Piomallo incontra dunque Patitucci che gli chiede di «dare una mano a Calabria Pietro, il braccio tirrenico dell’organizzazione criminale», si legge negli atti.

«Gli esponenti apicali del gruppo Calabria sono tutti detenuti e all’esterno c’è rimasto solo un loro cognato, tale Andrea (Tundis, ndr), poco capace dal punto di vista criminale».

Il boss dà quindi ordine di trattare bene i tirrenici, offrendo loro cocaina a prezzo scontato.

Eh! Francesco mi dice “aiutali” dice “se tieni un pacco pure che lo prendi a trentacinque (35 ndr) glielo dai a trentasette (37 ndr) ad esempio tu ti ci alzi le spese e loro magari ch si ci si ci ….”

Parlano evidentemente di droga, che in un’altra circostanza Piromallo definisce come “il materiale”, ma il pacco che la famiglia Calabria si vedrà recapitare in seguito, a fronte del pagamento di 10mila euro contiene solo roba scadente. È proprio Andrea a dolersene con Piromallo non appena quest’ultimo viene scarcerato: “…io esco, pare che tengo sempre il presentimento della situazione, non me li mando, che rapporti hanno loro, non me lo mando a chiamare tramite Antonio, me lo mando a chiamare tramite un altro amico, viene, e la prima cosa che mi dice Andrea “ehi” dice, esco io già a una settimana dieci giorni fuori, “Renà mi devi fare una cortesia, io non mi meritavo questo, a me mi avete truffato, mi avete imbrogliato...”.

Il cognato di CALABRIA ha dato diecimila euro come “anticipo di un mezzo pacco’ ad Antonio ma quest’ultimo gli ha rifilato una fregatura, portandoli “non polvere a livello di farina, neanche per farci il pane era buono“.

Il soggetto in questione se ne lamenta con Piromallo: “Proprio zero zero zero, mi ha portato acqua, praticamente io ci sto rimettendo i dieci mila euro che gli ho dato, se io vado da qualcuno qua a dargliela, mi picchiano“, e gli dice “da te non me l’aspettavo”.

In seguito Piromallo chiamerà questo Antonio per catechizzarlo a dovere: “L’ho fatto parlare, dopo un poco gli ho detto “e dimmi una cosa, ma il mezzo pacco al mare che sei andato a nome mio a portarglielo, dove l’hai preso? Dici che tu non ne togli materiale, gli hai portato un mezzo pacco di aria, ora vagli a portare subito i diecimila euro (10.000,00 ndr), perché a me i diecimila euro che ti ha dato quello non li hai portati a me…

 

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