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“Forza Paola Domani”: «Piano di riequilibrio soluzione parziale, incapace di risolvere la crisi da solo»

Emira Ciodaro e Alfonso D'Arienzo: «Situazione drammatica. Città condannata a subire una condizione di incertezza e attesa»

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Emira Ciodaro e Alfonso D'Arienzo

PAOLA (Cs) – Il gruppo consiliare di opposizione Forza Paola Domani, rappresentato in consiglio comunale da Emira Ciodaro e Alfonso D’Arienzo, spiega in maniera più approfondita le ragioni alla base del voto contrario, ieri, in consiglio comunale, alla proposta di ricorso al Piano di riequilibrio finanziario, approvato a maggioranza dai nove consiglieri del sindaco Giovanni Politano (https://www.calabriainchieste.it/2023/08/26/il-consiglio-comunale-di-paola-ricorre-alla-procedura-di-riequilibrio-finanziario-9-voti-a-favore-4-contrari-perrottiani-astenuti/).

Una procedura ritenuta insufficiente e dannosa per l’Ente locale tirrenico che, secondo i due consiglieri, è stato fino a oggi gestito, come si suol dire, con i piedi.

Forza Paola Domani elenca, infatti, “guasti” e “manchevolezze” della gestione Politano, dai lavori pubblici alla spoliazione dell’ospedale San Francesco, dalla vicenda della galleria ferroviaria Santomarco alle defezioni politiche e amministrative, con le dimissioni di due assessori e la diaspora registrata dentro un gruppo consiliare di maggioranza.

Insomma, una situazione a dir poco drammatica, quella denunciata dalla minoranza.

«In data 26 agosto, il Consiglio Comunale ha approvato, a maggioranza, il bilancio di previsione 2023/2025, nonché la proposta di ricorso al Piano di riequilibrio finanziario ex art.243-bis e ss. Tuel ovvero predissesto. Dal documento di bilancio sottoposto al Consiglio è emersa una grave situazione deficitaria delle casse dell’ente. Un bilancio perennemente in crisi e, di conseguenza, un carico fiscale e tributario ai massimi livelli, che svuota le tasche dei contribuenti e non risolve le criticità», premette il gruppo di opposizione.

I consiglieri comunali di Forza Paola Domani – viene ribadito da Ciodaro e D’Arienzo – considerano il Piano di riequilibrio «una soluzione parziale, da solo incapace di risolvere la crisi economico-finanziaria nella quale l’Ente è stato catapultato dall’amministrazione in carica, rimasta inerme per un anno intero, consentendo che le criticità divenissero causa di squilibrio finanziario».

«Prova ne sia il fatto che – entrano più nel merito – a distanza di un anno dal suo insediamento, nessuna certezza è emersa in merito all’ammontare dei debiti fuori bilancio, ancora da riconoscere».

E ancora: «Il disavanzo accertato, ex art.186 Tuel, in fase di approvazione del rendiconto 2022, avrebbe dovuto essere iscritto quale prima voce di spesa nel bilancio 2023, ex art.188 Tuel, o quanto meno ripianato (per quota di competenza) negli esercizi successivi.

Affrontare in misura parziale le criticità allontana le soluzioni.

Il bilancio ha necessità di riforme strutturali che impediscano il ripetersi di condizioni di squilibrio. Infatti, nonostante due dichiarazioni di dissesto, l’Ente non ha superato le cause alla base degli inevitabili squilibri e stiamo avviandoci verso il pre-dissesto.

La nostra paura è che il disavanzo, in assenza di provvedimenti e soluzioni credibili, è destinato a crescere ulteriormente e fra un anno ci toccherà fare i conti con gli stessi identici problemi».

RISCOSSIONI FERME

Ma v’è dell’altro. Lo stato delle riscossioni è fermo, a prova di ciò l’ammontare dei fondi accantonati e vincolati da cui deriva il disavanzo.

OPERE PUBBLICHE FERME

Gravissimo lo stallo nella spesa per investimenti, opere pubbliche attese e finanziate alla precedente amministrazione, rimaste ferme per un intero anno.

LAVORI STADIO COMUNALE RINVIATI

I lavori presso lo stadio comunali rinviati al 2024.

L’unica opera pubblica, parzialmente completata, i lavori di ammodernamento e messa in sicurezza in Via C. Vaticano, zona stazione, frutto di finanziamenti ereditati.

CHE FINE FARANNO I SOLDI EREDITATI?

L’auspicio è che i 28 milioni di risorse provenienti dalla precedente amministrazione vengano finalmente spesi nel 2024 e realizzate le opere attese.

OSPEDALE DECLASSATO

L’amministrazione si è rivelata, fino ad oggi, non in grado di aiutare e programmare il futuro della nostra Città, pensiamo a quanto accaduto in tema di diritto alla salute, l’Ospedale San Francesco è stato spogliato, depredato e declassato.

ALTA VELOCITA’, TERRITORIO A RISCHIO

Per non dire del progetto sull’Alta Velocità che, oltre a privare il nostro snodo ferroviario della sua storica centralità, si avvia a stravolgere l’assetto paesaggistico di parte del territorio urbano di Paola e con esso la serenità dei cittadini residenti. Tuttavia, l’operato di questa amministrazione si palesa soprattutto nel tradimento degli impegni elettorali, definitesi come la “nuova era” che avanzava.

CAOS POLITICO E AMMINISTRATIVO

Abbiamo assistito alle dimissioni di due assessori, alla scissione di un Gruppo Consiliare transitato in parte nel gruppo espressione elettorale del Sindaco, ed in parte all’opposizione, a prova della crisi che la maggioranza di governo sta attraversando in questo momento, a soli 14 mesi dal suo insediamento.

La nostra Città è attualmente condannata a subire una condizione di incertezza e attesa.

Attendiamo, che la sezione regionale della Corte dei conti e il Comitato di controllo sulla finanza degli enti locali del Ministero degli Interni, esprima il giudizio sul piano di riequilibrio, immaginando purtroppo il futuro che ci aspetta».

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