CETRARO (Cs) – Predissesto “fantasma” al Comune di Cetraro. Dopo “Noi Moderati» anche il gruppo politico “Cetraro in Azione” attacca l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Ermanno Cennamo, sulla questione del bilancio.

«Non si era mai visto un Comune che per riequilibrare i suoi conti senza che ve ne fosse bisogno spendesse migliaia di euro di consulenza a professionisti esterni con l’unico risultato di aver aggravato i bilanci delle famiglie che, ormai da tre anni, si vedono tartassate e costrette a pagare tasse e imposte al massimo delle tariffe e delle aliquote – esordisce subito il gruppo che fa capo al consigliere di minoranza Giuseppe Aieta – a causa di una gestione sciatta e insipiente degli amministratori.

Sono tre anni che “Cetraro in Azione” vota contro i bilanci seguiti alla cervellotica e dannosa decisione della procedura del Predissesto e contro l’implicito accanimento verso i cittadini costretti a pagare per 10 anni quasi il doppio dei tributi senza neppure l’avallo ministeriale.

Il partito condivide «le preoccupazioni «più volte espresse dal partito “Noi Moderati” e per questo, insieme alle altre forze di opposizione, aveva chiesto un consiglio comunale straordinario al fine di limitare i danni a cui il sindaco e la giunta hanno esposto i cittadini.

La comunità, quella fatta da famiglie, anziani, giovani, diversamente abili, disoccupati, sta subendo da anni salassi tributari senza che ve ne fosse ragione; padri e madri di famiglia, che fanno i salti mortali per pagare le bollette, per fare la spesa quotidiana, per mantenere i figli all’università o per curarsi, costretti a subire una vera e propria persecuzione tributaria solo al sindaco e alla sua giunta imputabili».

La comunità è ridotta a «un quadro impietoso: una città alla quale era stato promesso il “Cambiamento” dopo tre anni si ritrova a pagare cambiali per una gestione allegra e senza visione.

E se da un lato le famiglie sono vessate da tributi salati, dall’altro assistiamo ad uno smantellamento dei servizi essenziali – prosegue Cetraro in Azione –

E mentre la città precipita nel baratro, gli amministratori impiegano il loro tempo a cercare equilibri per le prossime elezioni sacrificando sull’altare del cinismo politico figure istituzionali che, a dire il vero, non si distinguono nella difesa della dignità politica del ruolo che rivestono».

Ma nonostante questo sfracelo «da alcune forze di maggioranza, si intravedono flebili segnali di intolleranza verso la disastrosa e “gattopardesca” gestione politico-amministrativa – conclude Cetraro in Azione – forte, invece, è lo scarso consenso di cui godono gli amministratori tra i cittadini che non si fanno sfuggire occasione per manifestarlo».

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it

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