Home Calabria Azienda ospedaliera Cosenza, bando indennità di funzioni per «accontentare solo pochissimi»

Azienda ospedaliera Cosenza, bando indennità di funzioni per «accontentare solo pochissimi»

Accuse alle organizzazioni sindacali e agli “spezzoni della Rsu non rappresentativa” che hanno sottoscritto l'intesa

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L'ospedale Annunziata di Cosenza

COSENZA – Forti malumori si registrano negli ambienti sindacali della sanità cosentina per l’accordo siglato sul bando delle indennità di funzione, predisposto – secondo tesi di parte – per accontentare solo pochissimi e con la firma di tutte le organizzazioni sindacali e degli spezzoni della Rsu non rappresentativa.

Riservandoci, pertanto, di raccogliere altre prese di posizione di parte al fine di stabilire un dibattimento e quindi anche un corretto contraddittorio, ospitiamo, intanto, una lettera firmata di critica sindacale inviata al nostro direttore.

«Gentile Direttore, la ringraziamo per la pubblicazione di questa lettera se riterrà opportuno.

Qualche giorno fa, con esattezza l’8 febbraio 2024, si è tenuta una riunione presso l’azienda ospedaliera di Cosenza, dove si è discusso in primo luogo per gli incarichi di indennità di funzioni (possiamo dire a gran voce: l’unica cosa che interessava tutti gli addetti ai lavori).

In effetti la riunione è servita solo per ratificare ciò che i sindacati avevano già discusso nelle stanze “segrete dall’amministrazione” qualche giorno prima, con infiniti patteggiamenti, per sistemare l’una o l’altra posizione di comodo, funzionale alla causa.

In poche parole, con la firma di tutte le organizzazioni sindacali e degli spezzoni della Rsu non rappresentativa, in quanto decaduta dopo le dimissioni del coordinatore, è stato dato il via per poter far uscire il bando (fotocopia allargata rispetto alle versioni precedenti) per le indennità di funzioni.

Come operatore del settore mi chiedo: come fa l’amministrazione a chiudere un accordo con una Rsu che non è più rappresentativa? Il bando sarà cambiato?

Da voci di corridoio sembrerebbe di no, mantenendolo e aumentandolo di altre unità con l’inserimento di nuovi posti richiesti da alcuni sindacati autonomi al servizio della politica.

La cosa più strana che questo bando “pulcinella” è stato più volte bloccato e riproposto nell’arco di ore dall’amministrazione nel mese di dicembre.

Giorno 8 febbraio o, meglio, con qualche giorno d’anticipo, informalmente nelle stanze “segrete” (dove i sindacalisti vengono ricevuti per esigenze singole), è stato raggiunto “l’accorduni” come direbbe qualcuno che accontenta tutto l’esercito dei capi sindacati e, naturalmente, l’amministrazione che ci teneva tanto.

A questo punto mi chiedo se tutto è rimasto lo stesso, anzi peggiorato nella spesa (più postazioni = più soldi da impegnare solo per i capi), cosa può rimanere per gli umili operatori che sono la maggioranza che manda avanti questa azienda da anni?

Sembrerebbe che nella riunione “ufficiale” abbiano promesso che subito dopo faranno tante altre cose, dalla sistemazione del problema ticket ai Dep e così via, ma giusto per calmare gli animi degli ignari.

Questo bando delle indennità di funzioni toglierà ancora più soldi al fondo per accontentare solo pochissimi e, vista la crisi che sta vivendo l’amministrazione dell’Annunziata, per gli altri operatori non ci sarà più niente da fare.

La cosa che mi colpisce di più, è che sapevamo che i sindacati confederali (“ti”) senza distinzione di sigle sono sindacati “aziendalizzati”, ma non ci si aspettava che i sindacati autonomi sui quali si puntava di più non hanno speso una parola sul tema.

Vien da chiedersi, a questo punto, sono tutti d’accordo e “venduti” appena si presenta l’occasione, a discapito dei dipendenti ignari che non occupano postazioni privilegiate?

Giorno 8 febbraio, se le cose rimarranno in questi termini, tutti hanno festeggiato il funerale dell’azienda ospedaliera di Cosenza per privilegiare solo i comandanti. E il lavoro se lo faranno da soli!

Questo bando, come sanno tutti, se rimarrà nei termini di come era stato presentato in passato, sarà inficiato da una serie di errori:

a partire dal colloquio con un peso del 40% che significa dare più discrezionalità alla commissione d’esame per le scelte “aziendali”, per arrivare agli “incensati” che non dovranno fare nemmeno il colloquio entrando direttamente in gioco in qualità di strutturati (nei fatti recuperare una situazione precedente da anni, già in prescrizione, che sanerebbe illegittimamente queste figure facendogli superare il concorso escludendoli dal colloquio, praticamente incoronandoli vincitori “d’ufficio”).

Non mi dilungoi su tutto il resto. Iinsomma, tutto “blindato” ma illegittimo, da dimostrare nelle sedi opportune.

Sicuramente io ed altri amici, visto che i sindacati sono tutti in sintonia per “l’accorduni” ci stiamo organizzando, qualora le cose permarranno in questi termini, per fare un’azione legale collettiva al fine di resistere all’eventuale bando illegittimo, visto che non ci sentiamo più rappresentati dalla Rsu, inesistente e illegittima, e soprattutto dalle organizzazioni sindacali che hanno firmato per questo accordo-“marmellata”.                   

Vergogna! Brutta pagina per le organizzazioni sindacali ai quali facciamo tanti auguri

Grazie, Gentile Direttore».

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