Calderoli

PAOLA (Cs) – Con l’autonomia differenziata la Calabria subisce l’ennesima ingiustizia.

Il Partito democratico di Paola già da tempo ha espresso un giudizio negativo sul disegno di legge Calderoli evidenziando che la riforma legittimerebbe la presenza di più sistemi sanitari e creerebbe diseguaglianze tra regioni.

Ora è il momento che i cittadini paolani, i partiti politici e le associazioni prendano posizione schierandosi contro l’autonomia differenziata per dare voce ad una città contraria a questa riforma.
Restare a guardare putroppo non basta.

L’autonomia consegnerà ai territori del Nord maggiori finanziamenti mentre agli altri non resterà che continuare a migrare per curarsi. Inoltre alimenterà gli squilibri poiché la carenza di fondi a disposizione della nostra regione determinerà la fuga dei medici e del personale sanitario in territori che potranno offrire maggiori retribuzioni.

A chi sventola la bandiera dei Lep come scusa per rabbonire ricordiano che se fino ad oggi non sono stati definiti, è meramente per una questione economica che non ci permetterà mai di recuperare terreno per l’assenza delle risorse economiche necessarie.

L’autonomia differenziata potrebbe dare il colpo definitivo alla Sanità pubblica calabrese già commissariata da oltre un decennio senza alcun risultato.

Per non parlare degli effetti sull’istruzione dove i cambiamenti prevedono la regionalizzazione dei programmi scolastici, del personale e dei contratti di lavoro, nonché dei fondi per il finanziamento dell’istruzione. Tali cambiamenti porteranno a una disparità nell’offerta formativa tra le varie regioni.

L’unica via da percorrere resta quella di un potenziamento della sanità e dell’istruzione pubblica a cui servono più competenze e risorse mirate.

Per questo motivo il Partito Democratico lancia un appello ai cittadini, alle forze politiche e alle associazioni ad aderire all’iniziativa di domenica 10 marzo ore 9.30 in Piazza IV Novembre per dire No autonomia differenziata – SI alla sanità e all’istruzione pubblica

stefaniasapienza@calabriainchieste.it

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