Il segretario del Pd di Amantea, Enzo Giacco

AMANTEA (Cs) – La situazione politico amministrativa in territorio amanteano si è fatta incandescente, con la minoranza (rappresentata nel caso di specie dalla consigliera Emilia Di Tanna) – supportata dal Pd e da altri politici locali – che continua a: protocollare interrogazioni consiliari prive di risposta; con richieste di convocazioni delle commissioni consiliari mai effettuate; con la richiesta di interventi su problematiche urgentissime (sversamento liquami in strada, lungomare in condizioni pietose, centro storico abbandonato, servizio spazzamento annullato ecc) mai neanche prese in considerazione della maggioranza in carica.

Insomma, l’unica alternativa logica, per la minoranza, sarebbe stata quella di mandare a casa i politici in carica ma c’è chi sta sperando in un rimpasto di giunta per avere una poltrona e, quindi, sebbene se ne sia discusso anche all’interno della maggioranza, si resta ancora in attesa che qualcosa cambi. 

E mentre le speranze restano lì, ferme a un palo, c’è il Partito democratico che invita la cittadinanza a riflettere attentamente su chi ha riposto fiducia, per ottenere il rilancio del territorio.

«L’Amministrazione invece di approvare il Bilancio regola i matrimoni fuori dal Comune! Il Sindaco insiste con il ritornello secondo cui “la colpa è sempre degli altri!” E intanto l’ultima trovata cela il rischio di revoca delle concessioni per gli stabilimenti balneari!», tuona la coalizione di centrosinistra.

Entro il 15 marzo «si sarebbe dovuto approvare il bilancio di previsione 2024/2026. Ad Amantea, invece, il Consiglio viene convocato per il 20 marzo alle ore 9.00 (solito orario improponibile!) per rinnovare la convenzione con Agenzia delle Entrate e approvare il Regolamento comunale per la celebrazione dei matrimoni e delle unioni civili in sedi diverse dagli uffici di stato civile! Incredibile, ma vero».

Ed anziché comunicare «perché non sia stata calendarizzata entro i termini l’approvazione del Bilancio (come hanno fatto gli altri Comuni), il Sindaco si lascia andare ai suoi soliti sproloqui i cui toni si commentano da soli (se siano adatti ad un Primo Cittadino questo lo valuterà il popolo!). Parole intrise da un’abitudine ormai divenuta “fastidiosa”: dare sempre la colpa agli altri (spesso dipingendo i cittadini di questa città per quello che non sono!) e non riconoscere mai le proprie responsabilità (e per questo i cittadini lo stanno conoscendo molto bene!)».

La verità è che «in due anni l’amministrazione Pellegrino ha mandato in tilt quella che si presentava come una graziosa cittadina, acuendo i problemi preesistenti che con e grazie all’attuale maggioranza hanno assunto connotati drammatici. Questi amministratori non hanno risolto un solo problema. Hanno amplificato quelli passati e prodotto di nuovi. La loro azione si basa quasi esclusivamente sulla necessità di assecondare le richieste del “non assessore” ai “grandi eventi” (sic!). Il resto parla da sé! Il Consiglio non è stato convocato per approvare il bilancio! Lo è stato, invece, per approvare il regolamento per svolgere i matrimoni fuori dagli uffici di stato civile! Quando si dice “le urgenze”».

Insomma «un’amministrazione stravagante e dalle grandi trovate. L’ultima in ordine di tempo riguarda le concessioni per gli stabilimenti balneari. Con il rischio che diverse vengano revocate con l’estate alle porte! Così faranno l’en plein visto che il centro storico patisce ancora la chiusura di via Indipendenza (al riguardo sono interessanti i due incarichi di progettazione esecutiva che sono stati conferiti per la villa comunale per un totale di circa 130mila euro) e il lato sud del lungomare è ancora in condizioni vergognose».

Riguardo alla programmazione turistico-culturale, poi, «stendiamo un velo pietoso! Non basteranno i laser questa volta ad accecare i cittadini, né tantomeno le coscienze! Questa amministrazione dovrebbe chiedere scusa alla città e interrompere l’agonia alla quale l’ha condannata».

Infine: «In questa situazione è inconcepibile che l’unica voce di dissenso in Consiglio sia quella di Emilia Di Tanna. Ecco perché ci appelliamo ai consiglieri e alle consigliere che amano questo paese, li invitiamo a fare scelte coraggiose per il bene di Amantea. C’è chi ci accusa per via della posizione critica e libera che esprimiamo. Noi riteniamo che nella situazione che si è venuta a creare se c’è un colpevole questo è il silenzio».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it

 

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