«L’atrocità del destino colpisce da sempre l’uomo durante l’avvicendarsi della vita terrena; il destino non avvisa, non telefona, non bussa. Irrompe implacabile nella nostra quotidianità, miete le sue vittime, strappandole anzitempo agli affetti di questo mondo.
Quanto recentemente accaduto in provincia di Taranto tocca da vicino la comunità calabrese, quella vibonese ed ancor di più, per tutta la vita, le famiglie dei ragazzi scomparsi in un tragico incidente stradale.
I giovani virgulti Marcella Risoli di Sibari, Antonio Panzitta di Monte Poro e Silvia Scordamaglia di Vibo, nel momento stesso in cui si affacciavano alla vita da adulti, pronti ad assumersi le consuete responsabilità, rimangono vittime di una lingua d’asfalto che li inghiottisce per sempre.
Ancora una volta rimaniamo sgomenti al cospetto di tali eventi ferali da lasciare il segno nelle rispettive comunità di appartenenza e nelle famiglie che si vedono private degli affetti più cari, dei figli.
A queste persone affrante da un dolore indescrivibile giunge il pensiero di questo Presidente, che scrive a nome e per conto del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale di Vibo Valentia e che abbraccia da vicino la
famiglia vibonese Scardamaglia-Aiello».
Vorrei sapere a cosa è servito
Vivere, amare, soffrire
Spendere tutti i tuoi giorni passati
Se presto hai dovuto partire
Se presto hai dovuto partire
Voglio però ricordarti com’eri
Pensare che ancora vivi
Che come allora sorridi
Francesco Guccini