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A Verbicaro inaugurata una panchina rossa in ricordo di Ilaria Sollazzo, vittima di femminicidio

L'inaugurazione nel cortile dell’istituto Paolo Borsellino. La donna è stata uccisa nell’ottobre del 2022 dal compagno, padre della loro bimba

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VERBICARO (Cs) – A Verbicaro la scuola primaria “Molinelli–Pantano” la secondaria di primo grado, in collaborazione con la Pro Loco e l’associazione “Prosit”, hanno ricordato la giovane mamma di Scalea, Ilaria Sollazzo, inaugurando una panchina rossa nel cortile dell’istituto Paolo Borsellino in sua memoria. 

La panchina rossa sarà “simbolo permanente che richiamerà al quotidiano – si legge in una nota – e comune impegno di rifiutare ogni forma di violenza di genere in onore di Ilaria Sollazzo, una ragazza del nostro territorio vittima di femminicidio

Ilaria Sollazzo, è stata uccisa nell’ottobre del 2022 dal compagno, padre della loro bimba, che dopo il delitto si è tolto la vita, perché non accettava la fine della relazione.

Alla manifestazione “Una panchina per Ilaria” il sindaco Francesco Silvestril’assessore alla pubblica istruzione Annalisa Annuzzi, la docente Maria Gabriella Caria, in rappresentanza della dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Santa Maria del Cedro, gli alunni, le sorelle di Ilaria Sollazzo, Maria Pia e Giovanna e una folta rappresentanza di genitori.

L’evento ha inteso attirare l’attenzione sul delicato tema del femminicidio.

“L’idea progettale – hanno spiegato gli organizzatori – nasce dalla necessità sempre più impellente di educare le nuove generazioni al rispetto della figura femminile sensibilizzando bambini e bambine alla parità di genere.

Il percorso educativo intrapreso dall’Istituto Comprensivo di Santa Maria del Cedro, voluto fortemente dalla dirigente Patrizia Granato, vuole puntare ad una nuova didattica che educhi alle relazioni.

Perseguire la crescita personale e l’alfabetizzazione emotiva educa al rispetto non solo del sè ma dell’altro diverso da me.

La storia di Ilaria Sollazzo raccontata dalla viva testimonianza delle sorelle Maria Pia e Giovanna ha suscitato  profonda commozione e molte le riflessioni, ma soprattutto è emerso quanto sia importante parlarne.

Ricca di interventi la manifestazione, il cui messaggio è stato pensato e organizzato dalla referente di bullismo e cyberbullismo Emilia Mezzatesta insieme alle docenti Rose Marie FaraceLaura Gentile e Antonio Ritondale, Marilena Silvestri, ha centrato diversi obiettivi offrendo spunti interessanti in tema di prevenzione, sensibilizzazione e ricerca della giustizia.

Il tema della violenza, del femminicidio, dunque, raccontato nelle scuole da chi si è visto portare via un pezzo del loro cuore e della loro vita. Il messaggio “Una panchina per Ilaria” vuole essere di monito per tutti.

Educare all’empatia, riconoscere le proprie emozioni e combattere, allontanarsi da tutto ciò che può comportare un amore, tossico e malato. Attraverso la didattica laboratoriale delle arti terapie e dell’intelligenza emotiva gli organizzatori sono riusciti a rendere partecipi grandi e piccoli attraverso i dispositivi artistici della danza, della narrazione creativa, dell’arte e della musica”.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it

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