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Consiglio regionale: «Autonomia differenziata, urge preventiva analisi d’impatto»

Il centrodestra regionale: «Senza questo indispensabile approfondimento nessuna intesa Stato-Regioni potrà essere formalizzata sull'Autonomia differenziata»

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Il consiglio regionale della Calabria

CATANZARO – «Serve una preventiva analisi d’impatto anche sulle materie escluse dalla determinazione dei Lep.

Senza questo indispensabile approfondimento nessuna intesa Stato-Regioni potrà essere formalizzata sull’Autonomia differenziata».

È quanto afferma il Consiglio regionale della Calabria in un documento proposto dalla maggioranza di centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Azzurri, insieme ad Azione) ed approvato con i voti di quest’ultima a conclusione del dibattito sull’autonomia differenziata.

La minoranza di centrosinistra ha votato contro.

«Il Consiglio regionale della Calabria – si afferma nel documento – ritiene che sia necessario attivarsi, per quanto di competenza, e a vigilare con estrema attenzione, affinché i diritti sociali e civili siano garantiti a tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale, assicurando la possibilità di fare intese, ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione, solo a seguito del preventivo finanziamento integrale di tutti i livelli essenziali delle prestazioni in tutte le regioni».

«É necessario, inoltre – si aggiunge – impegnarsi per proporre i passaggi necessari con governo e Parlamento affinché l’attribuzione di funzioni relative alle ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia sulle materie escluse dalla determinazione dei Lep sia consentita solo a seguito della discussione e dell’approvazione di un’analisi d’impatto delle ipotesi di intervento normativo e regolamentare regionale ricadenti sulle attività dei cittadini e delle imprese e sull’organizzazione e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni, per assicurare, anche in questi ulteriori ambiti, il corretto funzionamento concorrenziale del mercato, la tutela delle libertà individuali e la tenuta dei principi generali dell’ordinamento».

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