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Sit in di protesta per la chiusura del Punto nascita al Sacro Cuore di Cosenza

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Il Sacro Cuore

COSENZA – Per impegni precedentemente assunti, il sindaco Franz Caruso non prenderà parte al sit-in di protesta previsto per oggi davanti alla clinica di Corso Italia ed organizzato dall’associazione MammacheMamme per dire no alla chiusura del punto nascita del Sacro Cuore. Parteciperà, però, su sua espressa richiesta una delegazione di amministratori e consiglieri di maggioranza.

«Reputo scellerate, perché prive di ogni fondamento e criterio sulla base delle quali rendere efficiente il nostro sistema sanitario, le scelte compiute dal governato Occhiuto, nella sua qualità di commissario ad acta alla sanità calabrese, e contenute nel Dca n. 69 della Regione Calabria del 14 marzo scorso, per la riorganizzazione della rete ospedaliera, dell’emergenza urgenza e per le reti tempo-dipendenti», ha scritto Caruso.

In particolare, «con la soppressione del punto nascita del Sacro Cuore, struttura accreditata e convenzionata con il SSN, a Cosenza rimarrà come unico punto nascita attivo il solo reparto di Ostetricia dell’Annunziata». Un reparto, quest’ultimo, «già in forte affanno ed oberato di lavoro, anche e soprattutto per via della forte e cronica carenza di personale, su cui gravano liste di attesa di molti mesi, soprattutto per la patologia benigna ginecologica. E’ evidente, dunque, che si andrà ad incancrenire una situazione già al collasso e che avrà pesanti ricadute sull’intero sistema sanitario regionale».

«Reputo, pertanto, importante la battaglia di MammacheMamme – conclude Franz Caruso – e di tutti i cittadini che hanno deciso di scendere in campo a tutela del sacrosanto diritto alla salute che viene, ancora una volta, calpestato dal governatore Occhiuto per questioni e fini prettamente di interesse politico/elettoralistico. Tant’è che non avverte neanche la responsabilità di dare una pur minima spiegazione alle sue assurde ed inammissibili decisioni ergendo tra lui e la Istituzione che rappresenta, i Sindaci ed cittadini, per come evidenzio spesso, un muro del silenzio dietro al quale è facile trincerarsi».

stefaniasapienza@calabriainchieste.it

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