Home Cronache Mancano i posti letto, sedato e legato alla barella: “parcheggiato” 7 giorni...

Mancano i posti letto, sedato e legato alla barella: “parcheggiato” 7 giorni in pronto soccorso

Un 57enne che da tempo soffre di problemi psichiatrici, giunto a Cetraro in preda ad un forte stato di agitazione, lasciato a stretto contatto con pazienti di ogni età, anche bambini

21
0
L'ospedale di Cetraro

CETRARO (Cs) – Un cinquantasettenne, originario di Praia a mare, che da tempo soffre di problemi psichiatrici era stato trasportato presso il presidio ospedaliero di Cetraro, in preda ad un forte stato di agitazione psico-fisica.

Purtroppo, per la cronica mancanza di posti letto, non solo nel nosocomio cetrarese, ma anche in quelli fuori regione, l’uomo è stato costretto a sostare per giorni in pronto soccorso, sedato e legato alla barella per evitare che potesse procurarsi lesioni o ferire altri.

E qui è rimasto “parcheggiato” una settimana a stretto contatto con altri pazienti di ogni età, anche bambini.

Durante tutto questo tempo l’uomo è stato amorevolmente preso in cura dal personale medico e paramedico del reparto, fino a quando non si è liberato un posto in psichiatria, dove il paziente, che nel frattempo era tornato in sé, è stato trasferito per essere sottoposto alle cure del caso.

La gestione dei pazienti psichiatrici nel pronto soccorso dell’ospedale di Cetraro è sempre più difficile per la carenza di personale.

Nel reparto di psichiatria del “Iannelli”, l’unico nella fascia tirrenica cosentina, i pochi posti letto sono sempre occupati.

E così le persone con patologie psichiatriche che necessitano del tso, sono costrette a sostare nel pronto soccorso in attesa che si liberi un posto  letto ed essere trasferite in ambulanza in altre strutture, accompagnate dalla polizia locale, entro 48 ore, insieme ai pazienti che si recano nel nosocomio per altre patologie.

I vigili urbani, per mancanza di organico, non sono disponibili nell’immediatezza ed h24 per espletare il servizio di scorta per i trasferimenti tso in ambulanza.

Il trattamento sanitario obbligatorio, lo ricordiamo, è disposto con provvedimento del sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria del Comune di residenza, o del Comune dove la persona si trova momentaneamente, dietro proposta motivata di due medici (di cui almeno uno appartenente all’Asp di competenza territoriale).

Il trasporto del paziente in una struttura ospedaliera nei Servizi psichiatrici di diagnosi e cura (Spdc), deve essere operato dal servizio di emergenza extra-ospedaliero in collaborazione con l’organo di polizia locale del comune di riferimento.

Del problema dei pazienti psichiatrici in attesa di tso che sostano in pronto soccorso nel nosocomio è a conoscenza anche il sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, che  avrebbe promesso un suo interessamento alla soluzione della delicata questione. Ma ad oggi con scarsi risultati.

 fiorellasquillaro@calabriainchieste.it

Articolo PrecedenteScontro Ss106: otto feriti, tre auto coinvolte, grave donna portata con elisoccorso all’Annunziata
Prossimo ArticoloDenunciato il “gioco delle tre carte” di Calabria Verde contro i lavoratori