Aneta Przybylo e Antonio Sacco

ACQUAPPESA (Cs) – È nato formalmente, in occasione dell’ultimo consiglio comunale del 22 aprile scorso, il gruppo di minoranza “Vivere Acquappesa”, costituito dai consiglieri comunali Antonio Sacco ed Aneta Przybylo. Perchè vivere Acquappesa?

«Perché vivere significa essere parte del paese – spiegano i due consiglieri di minoranza – controllare il territorio, ascoltarne gli umori, incontrare la gente e condividere passioni, aspettative e problematiche, risolvendole insieme».

Il consiglio comunale ha avuto ad oggetto due punti all’ordine del giorno: “sospensione efficacia regolamento riguardante la disciplina dei contratti di utilizzo delle acque termali delle Terme Luigiane di Acquappesa e Guardia Piemontese. Protocollo d’intesa Regione Calabria, Terme Sibarite spa, Comune di Acquappesa e Guardia Piemontese. Presa d’atto e approvazione”.

Nel corso della seduta consiliare è intervento il consigliere comunale Antonio Sacco, individuato come capogruppo del neocostituito gruppo di minoranza, che ha spiegato la posizione politica in merito alle questioni all’ordine del giorno.

«Discutiamo oggi un tema strategico, fondamentale per il nostro territorio – spiega Sacco – C’è da prendere atto che il protocollo d’intesa che ci apprestiamo a votare, da un nuovo impulso alle nostre terme, almeno per quanto concerne il punto di vista di ritorno economico per il nostro comune visti i nuovi accordi, per quanto concerne quello degli investimenti si poteva e si doveva fare di più. Mi aspettavo, infatti, di trovare nel protocollo d’intesa precise indicazioni in merito ad un piano di sviluppo e di valorizzazione delle terme, oltre che di una visione futuristica che a mio avviso manca».

«Si poteva e doveva pretendere una serie di investimenti strutturali che avrebbero potuto farci fare il salto di qualità. Ad ogni modo c’è da ringraziare la Regione Calabria, la quale è riuscita a farci uscire dal pantano e dall’immobilismo che si era creato, vista la scarsa appetibilita’ed interesse che il regolamento, così come originariamente concepito, ha riscontrato sul mercato. Per tale ragione mi sembra inutile sospendere oggi un regolamento bocciato nei fatti dallo stesso mercato, forse sarebbe stato più ragionevole parlare di revoca dello stesso. Inoltre, riproporre lo stesso regolamento tra 12 anni, senza apportare le dovute modifiche, risulterebbe anacronistico».

Sul punto relativo alla sospensione dell’atto amministrativo  il gruppo dichiara «è pacificamente previsto (art. 21 quater legge 15/2005) che il termine sospensivo, oltre ad essere espressamente indicato, deve riguardare una durata breve e ben definita. Ove così non fosse, l’istituto si trasformerebbe da temporaneo a definitivo, assumendo i connotati di un vero e proprio provvedimento di natura eliminatoria del provvedimento sottoposto a sospensiva. Per tale ragione credo che la tempistica sospensiva sia anomale».

Questi gli interventi e le posizioni di “Vivere Acquappesa” che hanno inteso anticipare un voto contrario  ad entrambi i punti all’ordine del giorno. Anche per il metodo utilizzato dalla maggioranza è stato contestato dal gruppo che «vista la rilevanza del tema, poteva coinvolgere o quantomeno sentire le minoranze».

Luana D’Acunto

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