PAOLA (Cs) – La rottura sembra essere più vicina. I fedelissimi dell’ex consigliere regionale Graziano Di Natale, da un lato, il gruppo della maggioranza, capitanato – tra gli altri – da Francesco Sbano e Giovanni Politano dall’altro.

Si starebbe già lavorando a una coalizione revisionata con ipotesi di sostituzione degli assessori Barbara Sciammarella e Francesca Sbano.

Ma andiamo con ordine. Tre i motivi che stanno allontanando il gruppo dell’ex consigliere regionale Graziano Di Natale dall’asse di maggioranza i cui vertici sono espressione dell’asse Sbano-Politano.

Primo motivo: l’ospedale. I giovani di Fratelli d’Italia non avrebbero digerito la battaglia di Graziano Di Natale contro l’ipotesi di ridimensionamento dell’ospedale San Francesco di Paola e quindi contro la gestione di Roberto Occhiuto. L’asse Sbano-Politano ha infatti assunto una posizione attendista sulla vicenda della sanità, fidandosi delle rassicurazioni verbali fornite da Occhiuto, mentre il Pd sta attaccando a testa bassa per il timore che, a giochi fatti, ossia a trasferimento avvenuto della chirurgia da Paola a Cetraro, sarà impossibile tornare indietro.

Seconda questione: il dissesto del Comune di Paola. Il Pd è fortemente contrario a tale provvedimento, anche perché gran parte dell’attuale maggioranza è stata per tanti anni parte integrante della maggioranza uscente. L’asse Sbano-Politano, tuttavia, vorrebbe “resettare” tutto e ripartire da zero, addossando ogni colpa sulla ex amministrazione Perrotta.

Terza questione: gestione politica e amministrativa paralizzata. A distanza di un anno dalla vittoria elettorale, Politano non ha concluso praticamente nulla: ordinaria amministrazione caratterizzata da disorganizzazione e difficoltà; zero provvedimenti se si pensa alla straordinaria amministrazione. Di Natale ha dunque compreso che, di questo passo, la gestione Politano porterebbe, da qui a qualche anno, anche a un suo ridimensionamento dal punto di vista politico ed elettorale.

A tutto ciò si aggiungono due vecchie ruggini: l’azione giudiziaria amministrativa di Graziano Di Natale contro l’allora presidente del consiglio comunale Maria Pia Serranò, che Francesco Sbano non avrebbe perdonato all’ex consigliere regionale calabrese; la promessa non mantenuta fatta a suo tempo da Di Natale a Politano circa una candidatura a sindaco di quest’ultimo in quota Pd (Politano venne scaricato e costretto a correre da solo, salvo poi trovare sulla sua strada il sostegno di Sbano, Logatto e Marzullo e, solo alla fine, del Pd).

In virtù di quanto sopra detto, sono in atto strategie e operazioni politiche interne alla maggioranza, sia da un lato e sia dall’altro.

Se, infatti, i dinataliani continuano a procedere spediti sulla battaglia per l’ospedale, sconfessando l’asse Sbano-Politano sia sul dissesto (https://www.calabriainchieste.it/2023/05/16/comune-di-paola-pd-e-la-migliore-calabria-dicono-no-al-dissesto/) e sia sul programma elettorale (https://www.calabriainchieste.it/2023/06/08/pd-e-la-migliore-calabria-chiedono-al-sindaco-di-rispettare-gli-accordi-pre-elettorali/), il resto della maggioranza sta lavorando sui consiglieri del Pd.

A quanto pare, infatti, sia Marco Minervino e sia Maria Rosaria Città avrebbero offerto fiducia piena e incondizionata alla maggioranza, a prescindere dall’azione politica dinataliana. Minervino, in particolare, è diventato un fedelissimo di Politano e Sbano, indebolendo così in consiglio comunale il gruppo dinataliano.

E, di conseguenza, ora sono a rischio gli assessori Barbara Sciammarella e Francesca Sbano. In tale contesto maggioranza sta cercando di strappare il gradimento (al momento senza successo) anche di un  consigliere di opposizione per rompere definitivamente i rapporti con Di Natale.

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